domenica 25 novembre 2012

Catania asfaltato e umiliato

24 novembre 2012: una data che resterà per sempre impressa nei cuori dei tifosi del Palermo. Il derby della Sicilia ha visto come protagonista una sola squadra in campo, quella rosanero, che ha asfaltato gli avversari con un perentorio 3-1 senza considerare le svariate palle gol sciupate. È stata la Partita di una squadra che ci ha sempre creduto, che esprime un ottimo gioco e che finalmente ha messo in mostra tutte le sue qualità. Ma è stato anche il derby della psicologia, attuata dall'AD Lo Monaco, grande ex di turno, che per tutta la settimana ha smontato in mille pezzi tutte le convinzioni su cui si basava la mentalità catanese.
Gasperini schiera la formazione con il consueto 3-4-3, con Benussi per lo squalificato Ujkani all'esordio dal primo minuto, Rios che vince il ballottaggio con Viola per il ruolo in mediana insieme a Kurtic (Barreto out per squalifica) e tridente composto da Brienza, Ilicic e Miccoli, quest'ultimo al rientro dopo due giornate a riposo per infortunio.

Tutta la partita è stata in mano al Palermo, con sprazzi catanesi sparsi ma inefficaci. Già dopo dieci minuti, infatti, il Palermo passa in vantaggio con un gran destro di Miccoli, al suo 100º gol in Serie A (quale migliore occasione per festeggiare?): Morganella mette al centro rasoterra dalla destra, Spolli interviene ma devia male mettendo fuori causa il compagno di reparto Legrottaglie ed è lesto il capitano a stoppare e mettere sotto l'angolino un gran tiro a giro. Subito sopo potrebbe arrivare già il raddoppio: Morganella (che partita la sua!) vede il taglio di Brienza che si invola palla al piede affrontando e superando con un dribbling ubriacante Spolli, ma il suo tiro viene fortunosamente deviato da Andujar e mandato sulla traversa. Ma le azioni clamorose del primo tempo non finiscono qui: Morganella si invola a centro area e riceve un cross che stoppa col destro ma, disturbato fallosamente in area da due avversari, calcia col sinistro che il portiere para deviando in angolo; un altro calcio di rigore non è stato assegnato per fallo su Brienza. Per quanto riguarda il Catania, da segnalare solamente una classica punizione di Lodi parata stupendamente da Benussi con la mano di richiamo e mandata in angolo.

Nella ripresa il risultato diventa più rotondo: il Palermo, infatti, raddoppia con Ilicic dopo un gran pallone lavorato sulla sinistra da Brienza, che manda la palla a centro area facendo segnare lo sloveno con il piede destro, quello "sbagliato", con un preciso rasoterra; Ilicic realizza anche una doppietta, segnando la rete del 3-0 spezzagambe con una corsa che parte da centrocampo e lo vede arrivare fino in area, ingorando Miccoli libero al suo fianco e dribblando Lodi per poi battere Andujar sul proprio palo con un rasoterra di sinistro. Quindi il Catania segna il gol della bandiera con una punizione di Lodi. Nel finale arrivano altre occasioni con Morganella prima (tiro a botta sicuro respinto non si sa come da Spolli) e Dybala poi (corsa che termina con un destro deviato in angolo dal portiere avversario). Ammoniti Donati e Miccoli (quest'ultimo dalla panchina) che salteranno così la partita contro l'Inter.

TABELLINO
PALERMO-CATANIA (3-1)

Palermo (3-4-2-1): Benussi; Munoz, Donati, von Bergen (75' Pisano); Morganella, Rios, Kurtic, Garcia; Ilicic, Brienza (86' Viola); Miccoli (66' Dybala). A disp.: Brichetto, Fulignati, Cetto, Milanovic, Giorgi, Zahavi, Budan. All.: Gasperini
Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Spolli (86' Capuano), Legrottaglie, Marchese; Izco (44' Castro), Lodi, Almiron; Barrientos, Morimoto (64' Doukara), Gomez. A disp.: Frison, Terracciano, Bellusci, Augustyn, Rolin, Salifu, Paglialunga, Ricchiuti. All.: Maran

Arbitro: Romeo
Marcatori: 10' Miccoli (P), 49', 60' Ilicic (P), 70' Lodi (C)
Ammoniti: Munoz, Donati, Miccoli (P), Spolli, Almiron, Gomez, Doukara (C)

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