sabato 22 dicembre 2012

Anno solare concluso con una sconfitta

La Fiorentina esce corsara dal barbera vincendo per 3-0 con le reti arrivate tutte nel secondo tempo: prima Jovetic porta in vantaggio i suoi, quindi segna la doppietta personare su calcio di rigore e infine Rodriguez chiude la partita con un altro tiro dagli undici metri.

Gasperini schiera la squadra col 3-5-2: Garcia in difesa al posto di von Bergen, esterni Morganella e Pisano con Giorgi mediano; in attacco, assente Ilicic, Miccoli è supportato da Brienza.

TABELLINO
PALERMO-FIORENTINA 0-3
Palermo (3-5-2): Ujkani; Munoz (63' Dybala), Donati, Garcia; Morganella, Giorgi (55' Kurtic), Barreto, Rios, Pisano; Brienza (78' Zahavi), Miccoli. A disp.: Benussi, Brichetto, Cetto, Pisano, Goldaniga, Viola, Sanseverino, Malele. All.: Gasperini
Fiorentina (3-5-2): Neto; Tomovic, Rodriguez G., Savic; Cuadrado (87' Cassani), Migliaccio, Aquilani (69' Pizarro), Borja Valero (81' Fernandez M.), Pasqual; Jovetic, Toni. A disp.: Viviano, Lupatelli, Della Rocca, Madrigali, Llama, Romulo, Ljajic, El Hamdaoui, Seferovic. All.: Montella

Marcatori: 50', 83' rig. Jovetic, 89' rig. Rodriguez R.
Arbitro: Celi
Ammoniti: Rodriguez G., Migliaccio, Cuadrado, Cassani (F), Munoz, Donati, Pisano (P)

sabato 15 dicembre 2012

Non si possono sprecare occasioni del genere

Il Palermo proprio non ce la fa a vincere. Eppure gioca bene, ma ciò evidentemente non basta. Anche oggi, contro l'Udinese, il Palermo è stato superiore all'avversario fin da inizio partita, ma quando si tratta di buttarla dentro l'impresa si fa ardua. Non che il pacchetto offensivo sia da buttare, anzi, ma c'è qualcosa nella mentalità che dev'essere rivista. Non si possono, infatti, bruciare infinite azioni da gol pericolose, per poi prendersi un gol stupido a un minuto dalla fine. È inconcepibile, anche, che Ujkani alterni belle parate a papere clamorose, che i giocatori fanno bene solo un tempo, che il centrocampo lascia soli gli incursori per 80 metri e nel finale di partita diventa invece una diga. E così sfuma quella che poteva essere la prima vittoria esterna in campionato, pareggiando per 1-1 contro i bianconeri friulani.

Gasperini conferma il modulo ma cambia gli interpreti: lo squalificato Morganella viene sostituito da un ottimo Pisano, Brienza parte ancora dalla panchina schierando Dybala fin dall'inizio, titolare insieme a Miccoli per la prima volta in questa stagione (l'esperimento non ha funzionato, entrambi sono usciti anzitempo).

Se con la Juventus la squadra non ha mai praticamente tirato in porta, oggi c'è stato il festival delle occasioni perse: nel primo tempo i giocatori hanno quasi sempre tirato fuori, beccando la porta raramente e in particolare con il quarto gol in campionato di Ilicic, che beffa Brkic dalla distanza facendo rimbalzare il tiro davanti il portiere per poi scavalcarlo una volta che questi era già per terra. Nella ripresa, invece, l'Udinese resta in dieci, a 20 minuti dalla fine è già praticamente negli spogliatoi ma i rosanero non riescono a chiudere la partita: lento è Brienza nel calciare, quando per due volte si libera bene in area di rigore, funambolo è Ilicic che smista buoni palloni ma i compagni non lo assistono, volenteroso è Pisano che per due volte ha buonissime palle-gol ma in entrambi i casi il portiere di casa para. E così, all'89', Di Natale approfitta dello scontro fra Ujkani e Garcia e segna il gol del pareggio. E pensare che nel primo tempo c'era un calcio di rigore sull'1-0 per i rosanero per atterramento in area di Ilicic, che è stato pure beffato quando, dopo le proteste, si è visto sventolare il cartellino giallo.

TABELLINO
UDINESE-PALERMO 1-1

Udinese (3-5-1-1): Brkic; Herteaux, DanilO, DomizzI; Basta, Badu (41′ Muriel), Pinzi (66′ Lazzari), Allan, Pasquale; Pereyra (75′ Maicosuel); Di Natale. A disp.: Padelli, Angella, Coda, Faraoni, Ranégie, Maicosuel, Barreto, Lazzari, Armero, Fabbrini, Muriel. All. Guidolin
Palermo (3-4-3): Ujkani; Munoz, Donati , Von Bergen; Pisano, Barreto, Kurtic, Garcia (70′ Giorgi); Ilicic, Miccoli (46′ Brienza), Dybala (56′ Rios). A disp.: Benussi, Brichetto, Goldaniga, Brienza, Labrin, Arevalo Rios, Viola, Giorgi, Sanseverino, Malele. All. Gasperini

Marcatori: 33' Ilicic, 89' Di Natale
Ammoniti: Basta, Allan, Barreto, Ilicic
Espulso: Heurtaux
Arbitro: Peruzzo

domenica 9 dicembre 2012

Lotta nel fango

Dopo un buon primo tempo, il Palermo poteva anche sperare di raccogliere almeno un punticino contro la capolista. E invece no: complice il maltempo di questa settimana in città, il campo è diventato terreno fangoso ed è stato impossibile "giocare" a calcio. Premiata quindi la Juventus, che ottiene il massimo risultato col minimo sforzo. Peccato per Ujkani, finalmente una grande partita per lui.

Gasperini schiera i rientranti Donati e Miccoli titolari, inserisce Pisano a destra e sposta Morganella fra i tre d'attacco, dietro il Romario del Salento. All'inizio del secondo tempo entrano Brienza subito e Dybala a metà tempo, concludendo così la partita con tanti uomini d'attacco ma in inferiorità numerica per l'espulsione di Morganella.

TABELLINO
PALERMO-JUVENTUS 0-1

Palermo (3-4-2-1): Ujkani; Munoz, Donati (70' Dybala), von Bergen; Pisano (46' Brienza), Barreto, Kurtic (74' Viola), Garcia; Morganella, Ilicic; Miccoli. A disp.: Benussi, Brichetto, Cetto, Milanovic, Brienza, Rios, Giorgi, Bertolo, Zahavi, Budan. All.: Gasperini
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (64' Padoin), Vidal (54' Pogba), Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Matri (73' Bendtner). A disp.: Storari, Rubinho, De Ceglie, Giaccherini, Quagliarella. All.: Conte

Arbitro: De Marco
Marcatori: 50' Lichtsteiner
Ammoniti: Pirlo, Bonucci, Lichtsteiner (J), Morganella (P)
Espulsi: Morganella (P)

domenica 2 dicembre 2012

Sconfitta beffarda contro l'Inter

Mai il Palermo ha vinto a San Siro, sponda Inter, in campionato. A dirla tutta oggi le premesse c'erano. Ok, mancavano Miccoli e Donati, ma i nerazzurri venivano da un momento non favorevole, tra l'altro confermato dalla brutta prestazione di oggi che li ha visti vincitori con un beffardo autogol di Garcia.

Gasperini schiera dunque Ujkani in porta, arretra Garcia nei tre di difesa e inserisce Pisano a centrocampo. Capitano Barreto, il tridente è composto da Ilicic, Brienza e Dybala. In oanchina, col numero 55, il difensore Goldaniga.

Se si contano in tiri in porta dei rosanero, la statistica è povera ma non è qui che ci si deve soffermare. Il Palermo, infatti, molto spesso si è reso pericoloso nei pressi dell'area, altrettante volte ha trovato gli spazi giusti per i fraseggi, ma ciò che è mancato è stato l'"ultimo passaggio", quello che ti mette davanti la porta. E invece la giornata è stata storta da quella sciagurata scivolata che ha spiazzato Ujkani per l'1-0 che ha retto fino all'ultimo.

TABELLINO
INTER-PALERMO 1-0

Inter (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti (64' Nagatomo), Gargano, Cambiasso (81' Mariga), Pereira; Coutinho; Palacio, Milito (64' Guarin). A disp.: Castellazzi, Belec, Silvestre, Benassi, Mbaye, Duncan, Jonathan, Romanò, Livaja. All.: Stramaccioni
Palermo (3-4-3): Ujkani, Munoz, von Bergen, Garcia; Morganella, Barreto, Kurtic, Pisano; Ilicic (77' Budan), Brienza (68' Giorgi), Dybala (79' Zahavi). A disp.: Brichetto, Benussi, Cetto, Viola, Milanovic, Zahavi, Labrin, Rios, Sanseverino, Goldaniga. All.: Gasperini

Marcatori: 74' Garcia (autogol)
Arbitro: Bergonzi
Ammoniti: Barreto, Garcia, Kurtic (P), Pereira, Samuel (I)

martedì 27 novembre 2012

Coppa Italia: Palermo-Hellas Verona

Poi ci si chiede che forma ha la palla... ma rotonda, no? Una squadra domina e schiaccia gli avversari (il Palermo), l'altra invece porta a casa gara e qualificazione agli ottavi di finale.

Ampio turnover per Gasperini, con molti giocatori al debutto stagionale dal primo minuto. Il Palermo passa in vantaggio con un destro rasoterra di Giorgi che tagliava verso il centro dell'area, pochi secondi dopo gli ospiti pareggiano. Nel secondo tempo gli scaligeri trovano un fortunoso rimpallo che consente a Cacia di segnare il gol dell'incredibile 2-1.

TABELLINO
PALERMO-HELLAS VERONA 1-2

Palermo (3-4-2-1): Benussi; Milanovic (46' Garcia), Donati, Cetto; Pisano (71' Brienza), Barreto, Viola, Labrin; Giorgi, Zahavi; Budan (58' Dybala). A disp: Ujkani, Munoz, Rios, Brichetto, Ilicic, Kurtic, Sanseverino, Aquino, Morganella. All: Gasperini
Hellas Verona (4-4-1-1): Rafael; Abbate, Moras, Ceccarelli, Albertazzi; Carrozza (74' Crespo), Cacciatore, Hallfredsson, Rivas (46' Fatic); Bojinov, Cocco (40' Cacia). A disp: Nicolas, Calvano, Gomez, Arzamendia, Owusu, Berardi. All: Mandorlini

Marcatori: 7' Giorgi (P), 8' Cocco, 72' Cacia
Arbitro: Peruzzo di Schio
Ammoniti: Viola, Labrin, Barreto (P), Bojinov, Cacciatore, Rafael (H)
Espulsi: Cacciatore

domenica 25 novembre 2012

Catania asfaltato e umiliato

24 novembre 2012: una data che resterà per sempre impressa nei cuori dei tifosi del Palermo. Il derby della Sicilia ha visto come protagonista una sola squadra in campo, quella rosanero, che ha asfaltato gli avversari con un perentorio 3-1 senza considerare le svariate palle gol sciupate. È stata la Partita di una squadra che ci ha sempre creduto, che esprime un ottimo gioco e che finalmente ha messo in mostra tutte le sue qualità. Ma è stato anche il derby della psicologia, attuata dall'AD Lo Monaco, grande ex di turno, che per tutta la settimana ha smontato in mille pezzi tutte le convinzioni su cui si basava la mentalità catanese.
Gasperini schiera la formazione con il consueto 3-4-3, con Benussi per lo squalificato Ujkani all'esordio dal primo minuto, Rios che vince il ballottaggio con Viola per il ruolo in mediana insieme a Kurtic (Barreto out per squalifica) e tridente composto da Brienza, Ilicic e Miccoli, quest'ultimo al rientro dopo due giornate a riposo per infortunio.

Tutta la partita è stata in mano al Palermo, con sprazzi catanesi sparsi ma inefficaci. Già dopo dieci minuti, infatti, il Palermo passa in vantaggio con un gran destro di Miccoli, al suo 100º gol in Serie A (quale migliore occasione per festeggiare?): Morganella mette al centro rasoterra dalla destra, Spolli interviene ma devia male mettendo fuori causa il compagno di reparto Legrottaglie ed è lesto il capitano a stoppare e mettere sotto l'angolino un gran tiro a giro. Subito sopo potrebbe arrivare già il raddoppio: Morganella (che partita la sua!) vede il taglio di Brienza che si invola palla al piede affrontando e superando con un dribbling ubriacante Spolli, ma il suo tiro viene fortunosamente deviato da Andujar e mandato sulla traversa. Ma le azioni clamorose del primo tempo non finiscono qui: Morganella si invola a centro area e riceve un cross che stoppa col destro ma, disturbato fallosamente in area da due avversari, calcia col sinistro che il portiere para deviando in angolo; un altro calcio di rigore non è stato assegnato per fallo su Brienza. Per quanto riguarda il Catania, da segnalare solamente una classica punizione di Lodi parata stupendamente da Benussi con la mano di richiamo e mandata in angolo.

Nella ripresa il risultato diventa più rotondo: il Palermo, infatti, raddoppia con Ilicic dopo un gran pallone lavorato sulla sinistra da Brienza, che manda la palla a centro area facendo segnare lo sloveno con il piede destro, quello "sbagliato", con un preciso rasoterra; Ilicic realizza anche una doppietta, segnando la rete del 3-0 spezzagambe con una corsa che parte da centrocampo e lo vede arrivare fino in area, ingorando Miccoli libero al suo fianco e dribblando Lodi per poi battere Andujar sul proprio palo con un rasoterra di sinistro. Quindi il Catania segna il gol della bandiera con una punizione di Lodi. Nel finale arrivano altre occasioni con Morganella prima (tiro a botta sicuro respinto non si sa come da Spolli) e Dybala poi (corsa che termina con un destro deviato in angolo dal portiere avversario). Ammoniti Donati e Miccoli (quest'ultimo dalla panchina) che salteranno così la partita contro l'Inter.

TABELLINO
PALERMO-CATANIA (3-1)

Palermo (3-4-2-1): Benussi; Munoz, Donati, von Bergen (75' Pisano); Morganella, Rios, Kurtic, Garcia; Ilicic, Brienza (86' Viola); Miccoli (66' Dybala). A disp.: Brichetto, Fulignati, Cetto, Milanovic, Giorgi, Zahavi, Budan. All.: Gasperini
Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Spolli (86' Capuano), Legrottaglie, Marchese; Izco (44' Castro), Lodi, Almiron; Barrientos, Morimoto (64' Doukara), Gomez. A disp.: Frison, Terracciano, Bellusci, Augustyn, Rolin, Salifu, Paglialunga, Ricchiuti. All.: Maran

Arbitro: Romeo
Marcatori: 10' Miccoli (P), 49', 60' Ilicic (P), 70' Lodi (C)
Ammoniti: Munoz, Donati, Miccoli (P), Spolli, Almiron, Gomez, Doukara (C)

domenica 18 novembre 2012

Bologna-Palermo

Disfatta del Palermo che torna da Bologna con tre gol subiti. Formazione confermata da parte di Gasperini, che nella ripresa fa esordire Viola in maglia rosanero e Labrin a livello stagionale. Quest'ultimo, insieme a Ujkani e Barreto, sono stati espulsi e salteranno il derby della prossima giornata.

Bologna in vantaggio con una girata di Gilardino, mentre le altre due reti arrivano su calcio di rigore: il primo, realizzato da Gabbiadini, per fallo di mano di Donati; il secondo, trasformato da Brienza, per fallo da ultimo uomo di Ujkani. Nell'occasione anche Benussi ha fatto l'esordio stagionale. Sul 3-0 palo clamoroso su calcio di punizione dalla distanza da parte di Barreto.

Curiosità sulla fascia di capitano: assente Miccoli, la fascia è andata a Donati, che quando è uscito dopo il cartellino rosso a Ujkani l'ha consegnata a Brienza; ma anche l'attaccante è uscito poco dopo, così la fascia viene ceduta a Barreto. Espulso il paraguaiano, negli ultimi minuti della gara il capitano è diventato Benussi, alla 16ª presenza assoluta col Palermo.

TABELLINO
BOLOGNA-PALERMO 3-0

Bologna (3-4-3): Curci (39' Agliardi); Antonsson, Sorensen, Cherubin; Garics, Perez, Taider, Morleo; Diamanti (81' Guarente), Gabbiadini (60' Paponi). A disp.: Khrin, Pulzetti, Abero, Lombardi, Pazienza, Radakovic, Kone. All.: Pioli.
Palermo (3-4-3): Ujkani; Munoz, Donati (47' Benussi), von Bergen; Morganella, Barreto, Kurtic, Garcia; Ilicic (74' Viola), Brienza (63' Labrin), Dybala. A disp.: Milanovic, Zahavi, Giorgi, Budan, Brichetto, Pisano, Sanseverino, Aquino. All. Gasperini

Marcatori: 22' Gilardino, 44' rig. Gabbiadini, 48' rig. Diamanti
Arbitro: Valeri
Ammoniti: Perez (B), Garics (B), Donati (P)
Espulsi : Ujkani (P), Barreto (P), Taider (B), Labrin (P)

domenica 11 novembre 2012

Vittoria! Dybala e Brienza asfaltano la Sampdoria

Come nelle più belle favole, finalmente è giunta l'ora di Dybala. Il campioncino argentino permette al Palermo di centrare la seconda vittoria in campionato festeggiando al meglio il diciannovesimo compleanno (giovedì); il 2-0 alla Sampdoria infrange anche il tabù della partita mattutina, e permette ai rosanero di scavalcare in classifica proprio i rivali.

Gasperini non ha a disposizione Mantovani, operato dopo l'infortunio al ginocchio nella partita contro il Milan e che dovrà stare fuori quattro mesi, ma soprattutto capitan Miccoli; la fascia, fortunatamente, va però sul braccio del rientrante Donati (con lui in campo la difesa è più attenta); in attacco spazio al tridente formato da Ilicic e Brienza dietro la joya Dybala. In panchina va a completare la distinta il paraguaiano David Aquino Inchausti, classe '94.

Fin dai primi minuti in campo c'è stata una sola squadra, il Palermo, infatti nella prima frazione di gioco la Sampdoria non è mai pericolosa. I padroni di casa invece vanno molto vicino al vantaggio in varie occasioni: dapprima Brienza si inserisce in area e scarica dietro per Ilicic che col destro tira alto, quindi è il turno di Dybala, che si divora due grosse occasioni con un tiro a lato da posizione favorevole e da una conclusione deviata in angolo da Romero arrivata dopo un'ottima incursione dentro l'area. Lo 0-0 a fine primo tempo è pertanto un risultato abbastanza bugiardo.

La svolta arriva nella ripresa: dopo due conclusioni di Ilicic nel primo minuto (sloveno che ha cominciato male ma ha finito in crescendo), al 52' il Palermo passa in vantaggio con uno splendido gol di Dybala, il primo in Serie A alla seconda presenza da titolare: Brienza lavora benissimo un pallone sulla fascia sinistra, e la mette al centro dove il compagno di reparto si fa trovare pronto per scaricare il suo sinistro a giro alle spalle del portiere avversario. Il raddoppio arriva ancora con Dybala, che mostra tutte le sue doti ricevendo abilmente un passaggio in profondità ancora da Brienza, si gira benissimo con grande naturalezza e scarica un potente tiro a pelo d'erba battendo ancora il portiere connazionale, chiudendo di fatto l'incontro. Nella restante parte della gara il Palermo concede qualcosina anche agli avversari, mai realmente pericolosi. Zahavi entra per Brienza debuttando così in stagione, mentre nel finale, grazie a un lunghissimo rinvio di Ujkani, Dybala si invola verso l'area avversaria e il suo sinistro viene parato da Romero, che gli nega la soddisfazione della tripletta. Quindi la joya esce dal campo nel recupero raccogliendo la standing ovation del pubblico.

Si spera che questo successo possa essere quello della volta del campionato rosanero, col rammarico di cosa potrebbe essere la classifica adesso se nelle prime giornate si fosse dato spazio a questo piccolo campioncino piuttosto che all'eterna promessa Hernandez.

TABELLINO
PALERMO-SAMPDORIA 2-0

Palermo (3-4-2-1): Ujkani; Munoz, Donati, von Bergen; Morganella, Barreto, Kurtic, Garcia; Ilicic (83' Bertolo), Brienza (72' Zahavi); Dybala (92' Budan). A disp.: Benussi, Brichetto, Viola, Milanovic, Giorgi, Labrin, Rios, Pisano, Aquino. All.: Gasperini
Sampdoria (4-4-2): Romero; Mustafi, Rossini (83' Juan Antonio), Gastaldello, Costa; Munari, Maresca, Obiang, Poulsen (46' Estigarribia); Eder, Soriano (59' Icardi). A disp.: Berni, Falcone, Renan, Castellini, Tissone, De Silvestri, Savic. All.: Ferrara

Arbitro: Giannoccaro
Marcatori: 52', 71' Dybala
Ammoniti: Munoz (P), Gastaldello, Eder (S)

domenica 4 novembre 2012

Roma-Palermo

Formazione iniziale con Ilicic inizialmente in panchina per un 3-5-2 con Pisano titolare a centrocampo.

Nel primo tempo il Palermo si rende pericoloso solo coi calci d'angoli tirati direttamente in porta.
Nel secondo tempo nemmeno con quello. Nel finale Ilicic segna la sua prima rete in campionato dopo quasi un anno di digiuno: Miccoli perde un contrasto ma la palla finisce sui piedi dello sloveno che batte il portiere avversario.

TABELLINO
ROMA-PALERMO 4-1

Roma (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; Bradley, Tachtsidis, Florenzi (71' Marquinho); Totti (73' Destro), Osvaldo, Lamela (81' Pjanic). A disp: Stekelenburg, Svedkauskas, Romagnoli, Castan, Taddei, De Rossi, Dodò, Perrotta, Lopez. All. Zeman.
Palermo (3-5-2): Ujkani; Munoz, von Bergen, Garcia; Morganella, Barreto, Kurtic (54' Ilicic), Rios, Pisano (33' Bertolo); Miccoli, Brienza (70' Dybala). A disp: Benussi, Brichetto, Labrin, Viola, Mantovani, Zahavi, Giorgi,  Budan. All. Gasperini

Arbitro: De Marco
Marcatori: 11' Totti, 31' Osvaldo, 69' Lamela, 79' Destro, 84' Ilicic (P)
Ammoniti: Pisano (P), Burdisso (R), Munoz (P)
Espulsioni: Destro (R)

mercoledì 31 ottobre 2012

"Pareggite" acuta

Ormai la diagnosi è definitiva: il Palermo soffre di "pareggite" acuta; i tempi di recupero non sono noti, però. Intanto il problema dei gol fatti è stato superato, segnandone 2 al Milan nell'anticipo della decima giornata; ma, avendone subiti altrettanti, i rosanero ottengono un solo punto nonostante si siano portati in vantaggio per 2-0.

Gasperini schiera Mantovani a sinistra in difesa, fuori von Bergen; a centrocampo torna titolare Rios. Dopo 6', però, Donati (già in dubbio per problemi durante il riscaldamento) è costretto all'uscita dal campo.

Nel primo tempo entrambe le squadre hanno delle azioni da gol più o meno nitide, ma come ormai accade da un po' di partite è il Palermo a giocare meglio, portandosi meritatamente in vantaggio con un calcio di rigore di Miccoli battuto perfettamente: palla rasoterra all'angolino basso alla destra di Amelia, che si distende ma non ci arriva.

La seconda frazione di gioco si apre come si era conclusa la prima. Con un beffardo tiro da fuori area, Brienza segna il suo primo gol stagionale, portando la squadra sul 2-0, con Ilicic che sbaglia il tiro del 3-0 che avrebbe chiuso il match. E invece il Milan si ricompone e gioca meglio la seconda frazione di gioco, ottenendo il pareggio con le reti di Montolivo ed El Shaarawy.

TABELLINO
PALERMO-MILAN 2-2

Palermo (3-4-2-1): Ujkani; Munoz, Donati (6' von Bergen), Mantovani; Morganella, Barreto, Rios, Garcia (67' Cetto); Ilicic, Brienza (75' Giorgi); Miccoli. A disp.: Benussi, Viola, Dybala, Bertolo, Zahavi, Labrin, Budan, Kurtic, Pisano. All.: Gasperini.
Milan (4-4-2): Amelia; Mexes (53' Pazzini), Bonera, Yepes; Abate, Montolivo, Flamini (46' Emanuelson), Nocerino, Constant; Pato (53' Bojan), El Shaarawy. A disp.: Abbiati, Muntari, Acerbi, Zapata, Ambrosini, De Jong, Gabriel. All.: Allegri.

Marcatori: 46' pt rig. Miccoli (P), 47' Brienza (P), 69' Montolivo (M), 80' El Shaarawy (M)
Arbitro: Nicola Rizzoli (Bologna)
Ammoniti: Bonera (M), Constant (M), Flamini (M), Garcia (P), Cetto (P), Mexes (M)

sabato 27 ottobre 2012

Stagione stregata? Altro 0-0, stavolta col Siena

Ormai il Palermo si conosce: incredibilmente solido in difesa, poco concreto in attacco. Però mai come in questo periodo la sfortuna la fa da padrone, dato che la squadra ha meritato una vittoria non arrivata in quel di Siena, nello scontro fra le due ultime in classifica.

Gasperini stavolta opta per Brienza titolare, Mantovani a rilevare Garcia e Kurtic titolare.

Il primo tempo è abbastanza equilibrato, è nel secondo tempo che è successo un po' di tutto. Nella seconda frazione di gioco, infatti, in campo c'è stato solo il Palermo, che però non è riuscito a sfruttare le occasioni con Barreto (potente tiro ma alto), Miccoli (clamoroso rigore in movimento "mangiato") e Bertolo (incursione che meritava più fortuna, il tiro è centrale). Nel finale spazio per Budan e Dybala, ma si resta inchiodati sullo 0-0.

TABELLINO
SIENA-PALERMO 0-0

Siena (3-4-2-1): Pegolo; Neto, Paci, Felipe (56' Rubin); Angelo, Vergassola, Bolzoni, Del Grosso; Rosina (46' Valiani), Ze Eduardo (77' Reginaldo); Calaiò. A disp.: Farelli, Marini, Dellafiore, Verre, Sestu, Coppola, Mannini, Paolucci, Bogdani, Campos Toro. All. Cosmi
Palermo (3-4-3): Ujkani; Munoz, Donati, Von Bergen; Morganella, Barreto, Kurtic, Mantovani; Ilicic (84' Budan), Miccoli (84' Dybala), Brienza (59' Bertolo). A disp.: Benussi, Garcia, Labrin, Pisano, Cetto, Viola, Rios, Giorgi. All. Gasperini

Arbitro: Calvarese
Ammoniti: Mantovani (P), Vergassola (S), Rubin (S), Paci (S)

domenica 21 ottobre 2012

Toro matato ma risultato bloccato

Quant'è bello il Palermo di Gasperini? A occhio e croce è una squadra che di certo non merita il penultimo/ultimo posto in classifica. Col passare delle settimane le prestazioni crescono e fra i giocatori aumenta la fiducia nei propri mezzi, ma quando la signora sfortuna si mette di straverso, si comprende subito che non è domenica. Non è stata domenica poiché un Torino sceso in campo male e per il pareggio alla fine è riuscito nel suo intento ma deve ringraziare il proprio portiere Gillet, autore una grande prestazione che l'ha visto neutralizzare la metà dei sedici tiri del Palermo.

Le principali novità hanno riguardato lo schieramento fra i titolari di Kurtic per Rios (reduce della fatiche in Nazionale) e soperattutto di Dybala (alla prima da titolare) per Miccoli (non al meglio della forma per un piccolo infortunio subito venerdì in allenamento).

Nel primo tempo una sola squadra è scesa in campo, e aveva i colori rosanero: fra le azioni più importanti si ricordano i vari tiri da fuori area più o meno pericolosi, in particolare di Donati (2), Kurtic (3), Ilicic (2) e Barreto, ma il gol non arriva. Da sottolineare - finalmente - un'ottima prestazione di Munoz, pericoloso anche in zona gol con un colpo di testa.

Nella ripresa invece la partita cambia: il Torino prende precauzioni e il Palermo non riesce a sfondare. La prima azione degna di sottolineatura arriva alla metà di frazione. Poi entra Miccoli per Dybala, ma il risultato rimane sullo 0-0. Nel finale ghiotte occasioni vengono sprecate da Kurtic e Ilicic.

TABELLINO
PALERMO-TORINO 0-0

Palermo (3-4-2-1): Ujkani; Munoz, Donati, Von Bergen (60' Pisano); Morganella, Barreto, Kurtic, Garcia; Ilicic, Giorgi (65' Brienza), Dybala (55' Miccoli). A disp.: Benussi, Brichetto, Cetto, Labrin, Rios, Viola, Bertolo, Zahavi, Budan. All.: Gasperini
Torino (4-2-4): Gillet; D'Ambrosio, Di Cesare, Rodriguez, Masiello S.; Basha, Gazzi; Cerci (59' Stevanovic), Meggiorini (73' Sgrigna), Bianchi, Vives. A disp.: L. Gomis, Glik, Agostini, Caceres, Brighi, Verdi, Sansone, Birsa. All.: Ventura

Arbitro: Romeo
Ammoniti: Di Cesare, Gazzi, Cerci, Vives (T), Ilicic (P)

lunedì 15 ottobre 2012

Zamparini a "La Zanzara": quello che i giornalisti non dicono

Questo blog non nasconde il fatto che sia nato per contrastare la classe giornalistica palermitana che in questi ultimi anni della gestione-Zamparini ha pensato solo a screditare la figura del presidente il primis e tutti le sue operazioni in un secondo momento. Non ne faccio di certo un mistero, ma quello che è uscito ultimamente è veramente vergognoso.

Premessa: durante la conferenza stampa di presentazione di Lo Monaco come nuovo AD, Zamparini disse ai giornalisti lì presenti di non cercarlo più per almeno sei mesi poiché voleva "sparire" per un po', sia per il bene del Palermo - troppo preso di mira - sia per dedicarsi all'attività politica con il suo Movimento per la Gente in vista delle prossime elezioni regionali.

Cosa accade: accade che il buon Maurizio non sa stare lontano dai microfoni, rendendo appetitoso ogni suo intervento in qualunque canale mediatico. Ci ha pensato "La Zanzara", programma radiofonico di Giuseppe Cruciani, noto ai più per esser stato un opinionista presso gli studi televisivi di Controcampo, a farlo tornare alla parola l'11 novembre, e i giornalisti non vedevano l'ora di travisare ad arte le sue parole per spiattellare qualsiasi cosa uscisse fuori dalla bocca del presidente.

Un normalissimo dibattito simil-comico, al limite della goliardia, è stato riportato - di proposito - in maniera parziale e faziosa come solo i giornalisti (professionisti?) sanno fare.
Lasciamo stare i passaggi sulla gnocca (beato lui che a 71 anni si diverte ancora) o sui zero euri nel conto in banca come liquidità (frase fraintesa da chi di economia è completamente all'asciutto, rendendosi ridicolo con assurdi commenti); quello che voglio sottolineare è un passaggio che nessuna fonte ha riportato, chissà perché. Ah, il perché è presto detto: le parole al miele del Presidente verso i suoi tifosi avrebbero stravolto i piani da chi sta scientificamente demolendo il Palermo Calcio da ogni punto di vista.

Di seguito il passaggio censurato dai mass media

Cruciani: Senta, ma lei il siciliano lo conosce?
Zamparini: No
C: Vero?
Z: Lo capisco
Ospite: Quando lei va in giro per i mercati, i mercati di Ballarò, ma lo capisce?
Z: È il mio pubblico, ed è la mia gente, è quello che di Palermo amo di più
C: Sono un po' incazzati recentemente, recentemente sono un po' incazzati, negli ultimi tempi
Z: Ma no, no, no. Allora: se voi seguite i siti dove cento tifosi scrivono... e, a Palermo mi vogliono tutti bene, perché hanno capito che sono una persona sincera, che ho dato il cuore per Palermo, e sarei bene... Passeggi a Palermo con me e se ne accorgerà. Perché non sono quelli che contestano tutto. Sa, quei ragazzotti che quando sono arrivato io avevano dodici anni, e non hanno visto il Palermo della Serie C, ora naturalmente vogliono tutto di più, per cui...

Zamparini, grazie per tutto ciò che hai fatto per noi, non ci abbandonare mai. Come te nessuno. Non mollare, tanto ormai tutti hanno capito, perfino tu, che i soliti contestatori sono dei poveracci che non caveranno mai nessun ragno dal buco.
Alla prossima vergogna contro il Palermo...

domenica 7 ottobre 2012

Primi punti anche in trasferta

Comincia a ingranare la squadra di Gasperini, il cui bel gioco gli ha permesso di ottenere il primo punto fuori casa a Marassi contro il Genoa, lui che era un grande ex della partita.
La formazione schierata è la stessa dell'ultima partita vinta per 4-1 contro il ChievoVerona, con il ritorno di von Bergen dalla squalifica che prende il posto dell'infortunato Mantovani, e Giorgi che prende il posto dello squalificato Brienza.

Il primo quarto d'ora è tutto di marca rosanero, e infatti gli ospiti passano in vantaggio con Giorgi che di testa, da posizione non favorevole, raccoglie l'assist di Ilicic e batte Frey per il suo secondo gol consecutivo. Il resto della prima frazione di gara vede la squadra rosanero gestire il vantaggio tentando magari il raddoppio, mentre i padroni di casa si spingono pesantemente in attacco alla ricerca del pareggio, soprattutto nei dieci minuti finali del primo tempo, in cui Ujkani è grande protagonista sventando anche un possibile autogol dovuto a un'incomprensione don Munoz.

Nel secondo tempo, invece, dopo aver subito il pareggio a opera di Borriello per un'indecisione difensiva, Gasperini opta per due cambi dalla discutibile utilità: in pochi minuti escono fuori Miccoli e Ilicic per far spazio a Hernandez e Kurtic. Tutto sarebbe rientrato nella logica se - come previsto - il terzo cambio fosse stato l'ingresso della joya Dybala, ma un imprevisto acciacco a Giorgi determina l'ingresso in campo di Bertolo. Morale della favola: in campo era entrata la joya sbagliata, Hernandez, vale a dire peso in attacco nullo e quindi la partita si mette sui binari dell'1-1, risultato poi portato a termine nonostante delle belle conclusioni, distribuite durante tutto l'arco della seconda frazione di gioco, dei vari Ilicic, Munoz e Garcia, terminate di poco a lato o centrali.

TABELLINO
GENOA-PALERMO 1-1

Genoa (4-4-2): Frey; Sampirisi, Granqvist, Bovo, Antonelli: Jankovic (86' Moretti), Kucka, Tozser (42' Jorquera), Seymour; Immobile (69' Vargas J.), Borriello. A disp.: Tzorvas, Donnarumma, Canini, Anselmo, Merkel, Piscitella, Melazzi, Bertolacci. All. De Canio
Palermo (3-4-3): Ujkani; Munoz, Donati, von Bergen; Morganella, Barreto, Rios, Garcia; Ilicic (56' Kurtic), Miccoli (53' Hernandez), Giorgi (75' Bertolo). A disp.: Benussi, Brichetto, Labrin, Pisano, Cetto, Viola, Budan, Dybala. All. Gasperini

Arbitro: Tommasi
Marcatori: 14' Giorgi, 52' Borriello
Ammoniti: Bovo, Jankovic, Jorquera (G), Morganella, von Bergen

domenica 30 settembre 2012

MICCOLI show e vittoria liberatoria

Come nelle migliori favole, le insidie vengono risolte dal protagonista che tutti aspettano. Ebbe, dopo due panchine consecutive coincise con due sconfitte di misura immeritate, il Palermo centra finalmente la sua prima vittoria in campionato trascinata dal suo uomo simbolo, capitan Fabrizio Miccoli, scacciando i cattivi pensieri e puntando su un più roseo futuro. Al Barbera la prima partita di Gasperini in casa si conclude con una bellissima vittoria per 4-1 sul ChievoVerona, ottenuta soprattutto grazie alla tripletta del Romario del Salento.
Gasperini conferma il modulo e cambia solo davanti: fuori Giorgi e Hernandez, dentro Brienza e Miccoli. In tribuna il nuovo amministratore delegato Pietro Lo Monaco, a cui Zamparini ha ceduto il 10% del pacchetto azionario.

La partita è viva fin da subito, nonostante sia la terza in una settimana e in una città in cui il caldo anomalo l'ha fatta da padrona. L'incontro viene sbloccato con una punizione magistrale calciata da Miccoli: da posizione decentrata sulla destra, il suo destro fa arrivare la palla in un modo tale che Sorrentino può solo deviare ma non respingere.
Subito dopo il Palermo potrebbe raddoppiare su azione d'angolo, ma stavolta il portiere avversario è abile su Donati, che colpisce di testa centralmente. Da quest'azione scaturisce la ripartenza clivense conclusa con un calcio d'angolo, battuto da Marco Rigoni che segna così un gol olimpico poiché il cross non viene deviato da nessuno sottoporta.

Nel secondo tempo entra Giorgi per Mantovani, con Garcia che scala in difesa; le manovre su questa fascia cominciano così a essere più pungenti. Dopo l'espulsione di Brienza, il Palermo si riporta in vantaggio ancora con Miccoli, che con un'azione personale scarta vari avversari e - nonostante sia contrastato - scarica un rasoterra di destro che batte Sorrentino per la seconda volta: è il gol numero 1000 della storia del Palermo in Serie A.
Ma lo show del capitano non è finito qui, perché il 3-1 nasce da un'invenzione: isolato nella bandierina d'angolo, elude la marcatura avversarie a ha l'occasione per una doppia corta conclusione, la quale viene respinta sui piedi di Giorgi che con gonfia la rete per la sua prima marcatura in maglia rosanero.
Da antologia la rete finale: da un rinvio di Ujkani, Ilicic fa da sponda a Miccoli tira al volo battendo il portiere avversario da 41,02 metri! Esplode la curva Nord, Miccoli segna l'11º gol contro i veronesi, il suo quinto stagionale.

TABELLINO
PALERMO-CHIEVOVERONA 4-1

Palermo (3-4-2-1): Ujkani; Munoz, Donati, Mantovani (46' Giorgi); Morganella, Barreto, Rios (81' Kurtic), Garcia; Ilicic, Brienza; Miccoli (87' Hernandez). A disp.: Benussi, Cetto, Labrin, Pisano, Bertolo, Viola, Budan, Dybala, Brichetto. All.: Gasperini
ChievoVerona (4-3-2-1): Sorrentino; Sardo, Dainelli, Papp, Dramè; Cofie (83' Samassa), Rigoni L., Hetemaj (73' Stoian); Rigoni M., Di Michele (73' Thereau); Moscardelli. A disp.: Puggioni, Viotti, Cesar, Frey, Jokic, Farkas, Guana, Vacek, Cruzado. All.: Di Carlo

Arbitro: Bergonzi
Marcatori: 13', 59', 82' Miccoli, 28' M. Rigoni (C), 80' Giorgi
Ammoniti: Dainelli, Rigoni L., Papp, Moscardelli (C), Brienza, Miccoli (P)
Espulsi: Brienza (P)

mercoledì 26 settembre 2012

Altra beffa nel finale

È incredibile tutto ciò che sta capitando al Palermo. Nemmeno contro la squadra più scarsa del campionato i rosanero hanno saputo ottenere punti, nonostante la prestazioni sia stata mediamente più elevata rispetto all'ultima partita giocata a Bergamo. Gasperini conferma in blocco la formazione che ha perso per 1-0 contro l'Atalanta, rimediando lo stesso risultato anche contro il Pescara. Tutto ciò nel giorno in cui si preannuncia un nuovo scossone a livello societario: Pietro Lo Monaco, ex dirigente di Catania e Genoa, starebbe per entrare nella società con un ruolo ancora da chiarire, così come è da chiarire la posizione che prenderà Perinetti, senza escludere un suo addio.

Eppure in campo c'è stata praticamente una sola squadra, se si escludono le prime sfuriate dei padroni di casa a inizio del primo tempo. Hernandez, il peggio in campo di domenica, stavolta ha dato un contributo maggiore, sciupando però troppo: la prima occasione pericolosa è avvenuta con un triplice tentativo, e clamoroso è stato il gol sbagliato da meno di un metro dell'uruguaiano che ha tirato addosso a Pellizzoli; lo stesso attaccante sarò protagonista di una bellissima rovesciata realizzando un gol poi annullato per fuorigioco inesistente. L'episodio che cambia la partita si può individuare con l'espulsione di von Bergen sul finale di primo tempo. La prima frazione di gioco temina con un sospetto calcio di rigore per i rosanero per fallo di mano su cross di Ilicic quando l'arbitro sta per mandare tutti negli spogliatoi.

Nel secondo tempo il Palermo cerca il gol del vantaggio provandoci più volte con Ilicic, che è pericoloso con un tiro di destro smorzato, su assist di Barreto, e con un potente sinistro di poco alto. Non fischiato, inoltre, un altro calcio di rigore per una spinta su Morganella. Tardivi gli ingressi di Miccoli e Brienza. Gol beffa di Weiss all'86.

TABELLINO
PESCARA-PALERMO 1-0

Pescara (4-3-2-1): Pelizzoli; Zanon, Cosic (45' Capuano), Bocchetti, Balzano; Nielsen (75' Abbruscato), Colucci, Cascione; Quintero (56' Weiss), Caprari; Vukusic. A disp.: Falso, Blasi, Bjarnason, Celik, Brugman, Soddimo, Jonathas. All.: Stroppa.
Palermo (3-4-3): Ujkani; Munoz, Donati, Von Bergen; Morganella, Barreto, Rios, Garcia; Ilicic (81' Miccoli), Hernandez (81' Brienza), Giorgi (46' Mantovani). A disp.: Benussi, Labrin, Pisano, Viola, Kurtic, Budan, Bertolo, Dybala. All.: Gasperini

Arbitro: Doveri
Marcatori: 86' Weiss
Ammoniti: Caprari, Colucci, Weiss, Zanon (Pe), Donati, Morganella (Pa)
Espulsi: 35' Von Bergen

domenica 23 settembre 2012

Progressi non sufficienti

Per la prima panchina di Gian Piero Gasperini, che in settimana ha preso il posto dell'esonerato Sannino, il Palermo perde in trasferta contro l'Atalanta di misura una gara che ha dominato a lunghi tratti.
Il tecnico, ex calciatore rosanero per cinque stagioni, opta per il suo classico 3-4-3, con grandi variazioni tecnico-tattiche: Donati scala in difesa, col compito di guidare l'azione fin dalle retrovie, il suo posto a centrocampo viene preso da Barreto, coadiuvato dagli esterni Morganella e Garcia; novità in attacco: fuori capitan Miccoli (fascia a Donati), Ilicic e Giorgi giocano come ali a fianco della punta centrale Hernandez, il peggiore in campo tant'è che a tratti il Palermo è sembrato giocare in dieci.

I primi minuti sono appannaggio dei padroni di casa, ma presto il Palermo prende in mano il pallino del gioco vincendo ai punti la prima frazione di gioco. Nella ripresa è ancora il Palermo che cerca il gol, che invece arriva nel finale con l'ex Raimondi. tardivo l'ingresso di Miccoli e soprattutto di Dybala: l'argentino, in particolare, nei cinque minuti a disposizione ha fatto vedere due numeri e ha toccato più palloni dell'uruguaiano Hernandez.

Gasperini ha però capito come far giocare la squadra, il modulo è collaudato e bisogna solo per giocare bene gli interpreti. I progressi si sono visti, ma già lo scontro diretto con il Pescara sarà il primo crocevia della stagione.

TABELLINO
ATALANTA-PALERMO 1-0

Atalanta (4-4-2): Consigli; Ferri, Lucchini (73' Stendardo), Manfredini, Brivio; Raimondi, Cigarini, Cazzola, Bonaventura (60' De Luca); Moralez (83' Troisi); Denis. A disp.: Frezzolini, Polito, Matheu, Scozzarella, Palma, Parra. All.: Colantuono
Palermo (3-4-3): Ujkani; Munoz, Donati, Von Bergen; Morganella (90' Dybala), Rios, Barreto, Garcia; Ilicic (63' Miccoli), Hernandez, Giorgi (77' Pisano). A disp.: Benussi, Labrin, Milanovic, Cetto, Viola, Kurtic, Brichetto, Budan. All.: Gasperini

Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 88' Raimondi
Ammoniti: Lucchini, Manfredini, Cigarini, Troisi (A), Ilicic, Giorgi, Donati (P)

sabato 15 settembre 2012

Scandalo al Barbera

Poteva essere la partita che decretava la parola fine alla crisi del Palermo, ma così non è stato e tante grazie vanno rivolte all'arbitraggio. Il derby delle isole si conclude 1-1, un punto che smuove leggermente la classifica ma lascia l'amaro in bocca per ciò che è accaduto.
Sannino schiera la squadra con il 4-4-2, con Ilicic esterno e Mantovani al centro della difesa.

Nel primo tempo le squadra hanno alcune occasioni per passare in vantaggio. Fra quelle rosanero si segnalano la "maledetta" di Miccoli (parata fortunosa di tacco da parte di Agazzi) e un'azione che ha visto Miccoli ammonito per proteste per aver invece subito un fallo di Perico da posizione favorevole non visto da Mazzoleni. Sul finire della frazione di gioco il Palermo passa in vantaggio con la prima rete in Serie A per Rios, abile a calciare un potente destro su passaggio arretrato di Miccoli.

Nella ripresa il Palermo cerca di mantenere il vantaggio, mentre Ficcadenti schiera quattro punte in cerca del pareggio. In verità i padroni di casa avevano invece raddoppiato, ma il gol di testa di Donati su punizione di Miccoli viene annullato per un fuorigioco inesistente. Sarà Sau a permettere alla sua squadra di pareggiare all'87'.

TABELLINO
PALERMO-CAGLIARI 1-1

Palermo (4-4-2): Ujkani; Morganella, von Bergen (75' Munoz),  Mantovani, Garcia; Bertolo, Donati (89' Pisano), Arevalo Rios, Ilicic (53' Kurtic); Hernandez,  Miccoli. A disp: Benussi, Viola, Dybala, Milanovic, Labrin, Budan, Brichetto. All: Sannino.
Cagliari (4-3-3): Agazzi; Perico,  Rossettini, Ariaudo, F. Pisano; Ekdal (78' Nené), Conti, Nainggolan; Thiago Ribeiro (63' Sau), Pinilla, Cossu (35ì Ibarbo). A disp: Avramov, Avelar, Astori, Dessena. All: Ficcadenti.

Marcatori: 40' Arevalo Rios, 87' Sau
Arbitro: Mazzoleni
Ammoniti: Nainggolan, Pinilla (C), Mantovani, Miccoli, Garcia (P)

sabato 8 settembre 2012

Stoccata vincente

Il clima in città non è dei migliori. C'è chi già parla di Serie B solo dopo due partite, c'è chi dice che è la peggiore squadra mai avuta. Insomma, nessuno sembra voler appoggiare a prescindere la maglia prima della squadra.
Di certo questo clima non viene stemperato dai giornalisti locali prima che nazionali, i quali invece provano quasi piacere ad affossare il club di Zamparini. Ma se quelli della "polentonia" hanno motivi politici per farlo, qual è il motivo di questo compotamento da parte dei giornalisti dell'hinterland palermitano?
Non ha colpe il presidente quando dice che questo clima non aiuta, "minacciando" per l'ennesima volta un suo allontanamento alla ricerca di un successore.

La goccia che ha forse fatto traboccare il vaso è l'incompetenza dei giornalisti palermitani nell'inventarsi i conti nelle tasche altrui, che ha determinato il seguente comunicato stampa:


Visti i dati parziali pubblicati dalla stampa, che forniscono una visione completamente distorta del bilancio reale dell'U.S. Città di Palermo, si invitano i giornalisti sportivi ad approfondire in maniera più dettagliata i nostri bilanci.
Qualora trovassero il tanto citato "tesoretto" sarà a loro donato.
Fornire i dati parziali distorce la realtà economica del Palermo e dà ai tifosi una visione errata in un momento così difficile.
La verità è un valore e come tale va sempre difesa.

Siamo sicuri che i signorotti (corrotti?) sapranno ben smuovere le masse contro il presidente. La domanda è: a che pro? Vedremo un'altra scena ridicola con soli trenta contestatori allo stadio?

mercoledì 5 settembre 2012

Lettera di un amante, prima che di un tifoso

Ormai, fra i cosiddetti "tifosi"  (per me non può definirsi così uno che non ama la maglia a prescindere) palermitani, c'è la moda di dire "Zampa vattene", "già siamo in Serie B" (ma cavolo! solo 2 giornate e pure contro Napoli e Lazio). Credo quindi che il tifoso si sia malabituato. Paradossalmente c'era un tifo migliore in Serie C! Forse se si scendesse in B una cosa positiva ci sarebbe: la spazzatura di persone che c'è in giro finalmente si toglierà di davanti! Ovviamente spero di no e credo peraltro nel progetto tecnico di Perinetti, ma staremo a vedere.

Alla luce di questo, encomiabile e strappalacrime è il post di Giuseppe D'Agostino, The Voice, il noto giornalista di TgS e Rgs autore delle più emozionanti telecronache del Palermo. Lui condivide il mio stesso pensiero, e l'ha saputo ben raccontare con le seguenti parole che meritano di essere lette e capite (ma, vista l'intelligenza del tifoso palermitano medio, difficilmente quest'ultima cosa sarà fatta).



E' proprio vero. Il calcio, come lo sport, è la metafora della vita.
Lo vediamo capitare tante volte.
C'era una volta una persona. Una persona bella, solare, intraprendente, simpatica. E anche economicamente ben messa. Quella persona aveva un sacco di amici. Tanti tanti amici che la circondavano di affetto, di attenzioni, e che facevano a gara per sembrare l'amico migliore. Il più affezionato. Il più caro.
Poi, improvvisamente, un rovescio di fortuna. La persona bella e simpatica lasciò il posto ad un'altra, malinconica, in difficoltà economiche, malata, non più allegra o di compagnia. Sapete cosa successe amici? Fece quello che avrebbero fatto tutti: chiese aiuto. Provò a cercare conforto e appoggio in tutte quelle persone che fino al giorno prima lo cercavano avidamente.
Chiamò, telefonò, spiegò che era in difficoltà, che stava male, che le cose non erano più come prima. E - oh cari amici lo immaginereste? - le risposte furono dei cortesi no, delle scuse evasive, dei telefoni spenti, delle spalle voltate. Visto che lui non era più "ricco" e "divertente", perchè stare ancora con lui?
E quella persona rimase sola. Con i suoi problemi e le sue angosce. Improvvisamente sparirono tutti. E accanto a lui restarono solo quei pochissimi che gli volevano bene non per la sua simpatia, per i suoi soldi o per le sue battute, ma perchè gli volevano bene come persona. Gli volevano bene e basta.
Sto leggendo e soffrendo molto, in queste settimane. Leggo e mi chiedo come si possa cambiare così, tutto in un colpo.
Come si possa mollare qualcuno proprio quando ne ha più bisogno: quando è in grave difficoltà. Come si possa addirittura ironizzare, sfottere, produrre canzoncine strafottenti, fotomontaggi irridenti e poesiole irriverenti. Come si possa ballare davanti al letto di chi sta male, quando fino a poco tempo prima scherzavi con lui. Come si possa ricoprire di insulti chi fino a poco tempo prima veniva osannato.
La realtà è questa. Il calcio è come la vita.
La nave sta affondando, e come sul Titanic, invece di cercare di salvare la nave. i "topi" si scannano per scappare e salire sull'ultima scialuppa disponibile. E la colpa è di tutti: del Comandante (il presidente), del timoniere (l'allenatore), dell'equipaggio (i giocatori) e a volte anche dei marconisti (i giornalisti - colpevoli di non aver detto che c'era l'iceberg!). A ciascuno di loro vengono date colpe e rovesciati insulti, nella perfetta tradizione del "gioco al massacro", l'unico sport in cui alcuni tifosi (molto presunti) sono campioni olimpionici. E Palermo, purtroppo, è una fabbrica di tali campioni.
Il Palermo è passato di moda amici miei. Non diverte più. Non "conviene" più. Fa soffrire, e quindi si può buttare lì, nel cestino, come un fazzolettino usato. E la colpa, ovviamente, sarà di chi ci "ha fatto stancare".
Gli eroi sono diventati reprobi. I profeti sono diventati ciarlatani. Il transatlantico un piccolo peschereccio. E l'amore è finito, rapidamente come era iniziato. Perchè "non ci si diverte più".
L'amico affascinante e divertente ora è solo un triste rompipalle che chiede aiuto. E che si fa? Invece di aiutarlo gli si dice: "peggio per te, te la sei voluta tu! Crepa".
Il mio Palermo è rimasto solo. E io soffro due volte per lui.
In queste settimane, affezionati amici, ho collezionato un bel pò di epiteti sulla mia voluminosa persona. Soprattutto in provato su Facebook, ma anche dal vivo per la strada. In ordine sparso ricordo: "indegno", "Infame", "servo", "lecchino", "ipocrita". E altri che non voglio ripetere.
Tutto questo perchè io, e lo confermo in questo doloroso (ma deciso) scritto, non abbandonerò il mio amico in difficoltà. Non gli volterò mai le spalle. Non tradirò e non dimenticherò i giorni in cui mi ha fatto divertire e star bene. Non abbandonerò la nave, ma affonderò con essa costi quel che costi. E affonderò accanto al Comandante se lui deciderà di non lasciare la nave. Fosse anche patire altri mille insulti. Fosse anche patire 38 sconfitte consecutive.
Io personalmente sto diligentemente segnando tutti coloro che stanno fuggendo dalla nave. Perchè la nave affonderà. Ma se per uno strano caso del destino non affondasse e restasse a galla, polverizzerò il sedere a calci a chiunque cercherà di salirci di nuovo.
Adesso avete tutto lo spazio sotto questa nota per riempirmi di altri insulti e altre contumelie.
Se amare il mio Palermo significa anche questo, sarà ben poca cosa.

Giuseppe D'Agostino".

Chi ha orecchie per intendere intenda, ma non si azzardi ad attribuirsi le future gioie che la nostra squadra saprà darci perché la figura che ci farebbe sarebbe pessima e ridicola.

lunedì 3 settembre 2012

Lazio-Palermo

Sannino schiera la formazione con il 4-4-2, con Kurtic al posto di Donati, l'esordiente Giorgi a destra e Ilicic in attacco al posto di Hernandez; nella ripresa fa il suo debutto in Italia Paulo Dybala.

TABELLINO
LAZIO-PALERMO 3-0

Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Lulic; Ledesma; Gonzalez, Candreva, Hernanes (86' Scaloni), Mauri (80' Onazi); Klose (89' Kozak). A disp: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Cavanda, Ederson, Rocchi, Zarate, Floccari. All. Petkovic.
Palermo (4-4-2): Ujkani; Pisano, Cetto, von Bergen, Garcia; Giorgi (51' Arevalo Rios), Barreto, Kurtic (58' Hernandez), Bertolo; Ilicic; Miccoli (58' Dybala). A disp: Benussi, Munoz, Milanovic, Labrin, Morganella, Viola, Donati, Sanseverino, Budan. All. Sannino.

Arbitro: Celi di Bari.
Marcatori: 39', 82' Klose, 56' Candreva
Ammoniti: Candreva (L), Lulic (L), Rios (P), Klose (L)

venerdì 31 agosto 2012

Calciomercato chiuso, il punto della situazione

Ore 19:00 - stop alle trattative. Facciamo il punto sul calciomercato del Palermo in questi mesi estivi.

Partiamo dalle cessioni: come nella scorsa stagione, lasciano la squadra (chi definitivamente, chi in prestito mascherato) calciatori con una lunga militanza e alla quale i tifosi si erano affezionati. Stiamo parlando su tutti di Balzaretti e Migliaccio. Ma la loro storia è diversa: il biondo terzino aveva detto "O Palermo o PSG" (visto che la moglie Eleonora Abbagnato lavora lì), poi invece è finito alla Roma subito dopo che il Palermo gli aveva offerto il massimo ingaggio (1,2 milioni di euro annui), rifiutato per "soli" 300.000 euro in più. Per quanto riguarda invece il pelato centrocampista, gli si deve riconoscere l'onestà intellettuale poiché già alla fine della scorsa stagione dichiarò che si sarebbe guardato intorno alla ricerca di una squadra che potesse dargli nuovi stimoli, finendo alla Fiorentina.
Discorso a parte per Silvestre, ceduto all'Inter dopo una sola stagione dopo aver detto che Palermo era solo una tappa di transizione della sua carriera.
Fra le altre cessioni rilevanti si citano Viviano e Della Rocca anche loro a Firenze, Tzorvas al Genoa, Acquah al Parma, Bacinovic all'Hellas Verona n Serie B, Lores Varela in Bulgaria, Simon torna in Ungheria, Vazquez va a farsi le ossa in Spagna al Rayo Vallecano e Mehmeti va al Novara, nell'ambito della trattativa che ha portato Giorgi in rosanero.

Passiamo appunto agli acquisti: Giorgi è stato l'ultimo acquisto della sessione, voluto espressamente sa Sannino e Perinetti che lo avevano avuto al Siena. Ma andiamo per reparto:

  • Portieri: ritornano in rosanero Ujkani e Benussi.
  • Difensori: anche in questo reparto si assiste a vari ritorni, su tutti quello di Cetto, Garcia e Morganella. Von Bergen è invece un nuovo acquisto, proveniente dal Genoa in cui era di passaggio dopo l'esperienza al Cesena.
  • Centrocampisti: oltre al già citato Giorgi, ritorna Kurtic e arriva Viola già bloccato nello scorso gennaio, ma da citare sono il nuovo acquisto Arevalo Rios, capitano dell'ultima Nazionale olimpica uruguaiana e titolare della Celeste, e del gradito ritorno di Brienza, unico calciatore della gestione-Zamparini ad essere ricomprato dopo una cessione a titolo definitivo.
  • Attaccanti: l'unico acquisto fatto in questo reparto, oltre al giovane Sosa, è quello di un altro giovane ma di altra caratura, ovvero Dybala, argentino al centro di un caso negli ultimi giorni. Il più grosso acquisto della storia del Palermo (12 milioni), proveniente dall'Instituto de Cordoba, rischiava di non poter essere schierato a causa della volontà della società argentina di non concedere il transfer, nonostante la società rosanero fosse in regola con tutti i pagamenti. Fortunatamente tutto si è concluso per il meglio.
È stato certamente il calciomercato più "povero" degli ultimi anni, che di esaltante ha regalato ben poco, ma c'è da dire anche che soldi a disposizione da parte di Zamparini non ce n'erano, e con la spesa fatta difficilmente si poteva fare di meglio; nonostante ciò, si è speso più di quanto incassato. Sulla carta solo la difesa sembra il reparto più debole della squadra, ma c'è tutt'una stagione davanti per dimostrare che la realtà non è questa.

lunedì 27 agosto 2012

Falsa partenza

Parte male il campionato del Palermo. Dopo un ottimo precampionato e il passaggio del turno in Coppa Italia contro la Cremonese della scorsa settimana, al primo appuntamento con la Serie A 2012-2013 il Palermo ottiene una sconfitta casalinga contro il Napoli.
Sannino schiera la squadra con il 3-5-2, modulo speculare a quello degli avversari. Le assenze di Ilicic e Dybala hanno forse fatto la differenza. Esordio in maglia rosanero per von Bergen e Rios.

Sono stati gli avversari che fin dalle prime battute hanno avuto le migliori occasioni. I rosanero sono stati poco incisivi sotto porta, e hanno perso estrosità con l'uscita per infortunio di Brienza. Dopo la traversa colpita da due passi di Cavani, gli ospiti si portano in vantaggio nei minuti di recupero del primo tempo con Hamsik.

Nella ripresa il Palermo prova a pareggiare con ripetuti calci da fermo battuti da Miccoli, e, dopo un rigore negato per fallo su Cetto, il Napoli chiude la pratica con Maggio e infine segna il terzo gol con Cavani.

TABELLINO
PALERMO-NAPOLI 0-3

Palermo (3-5-2): Ujkani; Cetto, von Bergen, Munoz; Pisano, Barreto (80' Budan), Donati (55' Arevalo Rios), Brienza (29' Migliaccio), Bertolo; Hernandez, Miccoli. A disp: Benussi, Milanovic, Munoz, Sanseverino, Di Matteo, Morganella, Viola, Mehmeti. All. Sannino
Napoli (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler (77' E. Vargas), Hamsik (90' Donadel), Aronica; Insigne (61' Dzemaili); Cavani. A disp: Rosati, Colombo, Grava, Gamberini, Fernandez, Bariti. All. Mazzarri.

Arbitro: Orsato
Marcatori: 48' pt Hamsik, 79' Maggio, 88' Cavani
Ammoniti: von Bergen, Barreto, Bertolo (P), De Sanctis, Britos e Aronica (N)

mercoledì 16 maggio 2012

Pagelle di fine anno

  • A. Acquah: dopo l'ottima stagione passata, all'esordio assoluto, quest'anno per lui lo spazio in campo è stato scarso con Mangia e praticamente nullo con Mutti. Forse un prestito gli farebbe bene, viste le potenzialità che si ritrova. 5,5
  • M. Aguirregaray: acquisto evitabile. Preso come vice-Pisano, in assenza del'ex Varese è stato Munoz a ricoprire il ruolo di terzino destro. Nel 4-4-2 di Mangia giocava Alvarez a inizio stagione, mentre lui trova spazio a centrocampo con Mutti. 5,5
  • E. Álvarez: preso in fretta perché utile nel 4-4-2 di Mangia, fin da subito dimostra di non sapersi calare nella nuova realtà, venendo a poco a poco soppiantato fino alla sua definitiva scomparsa alla fine del girone d'andata. 5
  • A. Bačinovič: un infortunio frena la sua stagione. Sia Mangia che Mutti lo utilizzano poco, forse la cessione al Padova saltata all'ultimo a gennaio gli sarebbe servita per poi tornare al meglio nella prossima stagione. 5
  • F. Balzaretti: uno dei soli tre senatori della squadra. Positiva come sempre la sua stagione, poi sparisce dalla circolazione nel bel mezzo del momento del bisogno (già ceduto, penseranno i maligni). Rientra giusto giusto nell'ultima partita casalinga, poi salta nuovamente l'ultima di campionato. 6,5
  • E. Barreto: motorino del centrocampo. Si vede poco, preferisce il lavoro sporco, ma la sua esperienza è servita per non imbarcare acqua da tutte le parti. Recordman di presenze in campionato con 34 gettoni. 6,5
  • F. Benussi: Vice-Tzorvas a inizio stagione, prende il posto da titolare dopo il 3-0 contro la Juventus. Para il parabile, nulla di trascendentale, ma era senz'altro in grado di finire la stagione con prestazioni positive. A gennaio viene invece preso Viviano e lui va a giocare titolare al Torino, in Serie B. 6,5
  • N. Bertolo: uno dei giocatori più talentuosi che c'erano quest'anno nella rosa. Altalenante nelle prestazioni, ha comunque fatto il suo facendosi sentire in attacco. 6
  • M. Bollino: solo una presenza nella sconfitta in Coppa Italia contro il Siena a dicembre. sv
  • C. Bovo: ceduto dopo 2 presenze nel turno preliminare di Europa League, la squadra viene eliminata. La colpa è anche sua. 4
  • G. Brichetto: 2 sole presenze, in Coppa Italia col Siena e nell'ultima giornata di campionato contro il suo Genoa. sv
  • I. Budan: presente solo da metà stagione, nessuno avrebbe scommesso su una sua riuscita, ma ha smentito tutti rivelandosi come uno dei migliori giocatori della stagione. 7
  • M. Cassani: ceduto dopo 2 presenze nel turno preliminare di Europa League, la squadra viene eliminata. La colpa è anche sua. 4
  • M. Cetto: poco sicuro nelle poche possibilità che gli vengono concesse. Preso svincolato, viene ceduto a gennaio. 4,5
  • F. Della Rocca: Mangia ripone molta fiducia in lui ripagandolo con ordinate prestazioni. Con Mutti invece gioca molto di meno. Da riscattare dal Bologna. 6
  • L. Di Matteo: acquisto evitabile. Nessuna presenza, ceduto a gennaio. sv
  • M. Donati: il suo acquistto a gennaio è stata la migliore mossa dirigenziale che poteva essere fatta. Un giocatore della sue esperienza era ciò che mancava alla squadra. Ha dato ordine a centrocampo e supporto nella finalizzazione. 7
  • P. A. González: una presenza nel turno preliminare di Europa League, con gol all'esordio ma la squadra viene eliminata. Sarebbe servito nel periodo di magra del reparto offensivo, avrebbe sicuramente dato il suo contributo ma viene ceduto subito al Siena. sv
  • A. Hernández: troppo sfortunata la sua stagione. Annunciato protagonista, deve però vedere i suoi compagni spesso dalla panchina se non dalla tribuna. Il prossimo sarà il suo anno. 6
  • J. Iličič: teoricamente era il giocatore più talentuoso della squadra, visto il tanto di buono che aveva fatto vedere nella passata stagione. Forse l'appellativo di vice-Pastore è stato troppo pesante e troppe sono state le pretese su di lui. Con Mangia gioca a sinistra nel 4-4-2, con Mutti torna nella trequarti. In certi momenti poteva stare fuori dalla squadra ma comunque il secondo tecnico lo fa giocare sempre, risultando il giocatore più impiegato con 36 presenze. 5,5
  • C. Labrín: unica nota positiva, insieme a Milanovic, della difesa rosanero. Se non fossero arrivati a gennaio, chi sarebbe sceso in campo nelle partite in cui i due giovani sono stati protagonisti? 7
  • I. Lores Varela: talento da vendere ma poco spazio per metterlo in mostra. Mangia lo utilizza solo nelle occasioni di emergenza, mentre Mutti non lo utilizza mai se non all'ultima giornata. Forse un prestito a gennaio gli avrebbe fatto bene, viste le potenzialità che si ritrova. 5,5
  • A. Mantovani: praticamente fuori squadre nel 4-4-2 di Mangia, a dicembre iniziano a circolare voci sulla sua cessione. Ma con Mutti torna fra i titolari giocando egregiamente. 6,5
  • A. Mehmeti: acquisto utile ma che col senno di poi si è rilevato evitabile. Esordisce col Napoli, per vederlo di nuovo in campo si deve aspettare un girone esatto. Si infortunia nell'unica partita che lo vede titolare, l'ultima di campionato. sv
  • M. Milanović: unica nota positiva, insieme a Labrin, della difesa rosanero. Se non fossero arrivati a gennaio, chi sarebbe sceso in campo nelle partite in cui i due giovani sono stati protagonisti? 7
  • F. Miccoli: faro della squadra, il capitano anche questa stagione ha messo l'anima nelle partite che ha disputato. Uno dei soli tre senatori della squadra, impossibile rivolgergli la men che minima critica. Record di gol nella storia rosanero, grande assistman per i compagni. Uomo simbolo i cui gol hanno salvato più volte il Palermo dal tracollo, su tutti le triplette contro Inter e ChievoVerona che lo rendono il capocannoniere della squadra con 17 gol stagionali. GRAZIE. 8
  • G. Migliaccio: uno dei soli tre senatori della squadra, è sacrificato in difesa da Mangia, tornando a centrocampo con Mutti dimostrandosi ordinato e diligente. 6,5
  • E. Muñoz: non proprio irresistibile il suo modo di giocare, si impegna però al massimo nelle volte in cui Mutti lo schiera anche fuori ruolo, mentre con Mangia vede pochissimo il campo. 6
  • A. Nocerino: ceduto dopo 2 presenze nel turno preliminare di Europa League, la squadra viene eliminata. La colpa è anche sua. 4
  • M. Pinilla: molto utile ad inizio stagione, ben si integra negli schemi di Mangia. A gennaio viene ceduto forse con leggerezza. 6,5
  • E. Pisano: positiva la sua stagione d'esordio in Serie A. Un infortunio ne limita le presenze, poi torna e si riprende la fascia destra. 6
  • Rubinho: nessuna presenza, si svincola a dicembre. sv
  • M. Silvestre: doveva essere l'uomo più esperto ma la difesa palermitana è una delle più battute del campionato. Ottimo dal punto di vista realizzativo, disattento nella fase difensiva. 6
  • Á. Simon: acquisto evitabile. Nessuna presenza, ceduto a gennaio. sv
  • A. Tzorvas: parte titolare e, complice qualche imprecisione di troppo, finisce riserva prima di Benussi, poi di Viviano, senza aver la possibilità di tornare in campo. 5
  • F. Vázquez: arriva a gennaio in un reparto sovraffollato, trova comunque abbastanza spazio per mettere in mostra le sue notevoli doti. Forse la prossima sarà la sua stagione. 6
  • E. Viviano: arriva a gennaio giocando tutte le partite tranne il secondo tempo dell'ultima giornata. Qualche indecisione di troppo fa prendere al Palermo gol evitabili, ma la colpa è anche dei difensori. 5,5
  • E. Zahavi: è un componente di un reparto sovraffollato, giocando in maniera troppo discontinua per mettere adeguatamente in mostra le sue doti. 5,5

lunedì 14 maggio 2012

Arrivederci, Palermo


Si è conclusa senza infamia e senza lode la peggior stagione dell'era-Zamparini. L'epilogo del campionato è la sconfitta per 2-0 contro il Genoa desideroso di punti salvezza; per il Palermo, in formato vacanza, c'è stata una sola vittoria esterna in questa stagione.

Fuori molti titolari, Mutti (all'ultima partita da tecnico rosanero) schiera il 3-5-2 con Mehmeti per la prima volta da titolare alla terza presenza assoluta.

In un Luigi Ferraris a porte chiuse, la partita non riesce a prendere i ritmi giusti, e la prima occasione da gol arriva a metà di tempo con Mehmeti, che tira addosso a Frey che nell'occasione gli frana addosso infortunandolo alla caviglia sinistra. Le reti arrivano invece nel secondo tempo, quando Brichetto, all'esordio in Serie A dopo aver rilevato l'infortunato Viviano, subisce le reti di Gilardino prima e di Sculli poi. Nel finale si è rivisto in campo anche Lores Varela, che non giocava dal 18 dicembre (c'era ancora Mangia).

Con questa sconfitta (la diciassettesima stagionale) il Palermo rimane a 43 punti restando al quindicesimo posto (gol fatti 52, gol subiti 52); l'annata si completa con 11 vittorie e 10 pareggi.
A breve nascerà il nuovo Palermo targato Perinetti e (forse) Sannino, nella speranza che sia migliore di quello visto quest'anno.

TABELLINO
GENOA-PALERMO 2-0


Genoa (4-3-1-2): Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Rossi (82' Veloso), Belluschi, Biondini; Jankovic (71' Sampirisi), Sculli (77' R. Carvalho), Gilardino. A disp.: Lupatelli, Jorquera, Birsa, Zè Eduardo. All. De Canio.
Palermo (3-5-2): Viviano (46' Brichetto); Munoz, Mantovani, Labrin; Pisano, Barreto, Migliaccio, Bertolo, Aguirregaray (67' Lores Varela); Mehmeti (29' Vazquez), Budan. A disp.: Milanovic, Bacinovic, Zahavi,  Hernandez. All. Mutti.

Arbitro: Valeri
Marcatori: 52' Gilardino, 70' Sculli
Ammoniti: Gilardino (G), Labrin (P)

domenica 6 maggio 2012

Sempre lui: Fabrizio Miccoli

Fabrizio Miccoli è probabilmente l'unica cosa positiva di questa stagione del Palermo: 16 gol in campionato (17 in totale), 13 assist. Nessuno come lui nella storia del Palermo. Ma purtroppo nemmeno la seconda tripletta stagionale (la prima fu contro l'Inter) ha portato i tre punti ai rosanero. Vittoria che mancava al Barbera dal 19 febbraio (Palermo-Lazio 5-1), e che non è arrivata nemmeno nel congedo dai tifosi di quest'oggi visto che l'incontro col ChievoVerona finisce con un pirotecnico 4-4.

Formazione tipo per il Palermo, che con il 4-3-1-2 schiera Pisano e Mantovani terzini, Silvestre (wow, titolare) e Milanovic al centro della difesa; in attacco Zahavi a supporto di Miccoli e Budan. In panchina Balzaretti, assente dal 24 marzo.

Parte benissimo la formazione padrona di casa, che già al 10' passa in vantaggio con un calcio di rigore trasformato da Miccoli che spiazza Sorrentino, dopo che Migliaccio viene atterrato in area; il rigore è discutibile, ma ancora non sapete che vi aspetta. Il raddoppio arriva ancora con capitano, che - complice uno svarione difensivo dei clivensi - raccoglie un profondo assist di testa di Migliaccio e, solo davanti il portiere, mette la palla a terra a calcia per la rete del 2-0. La partita sembra un discesa, poi Gervasoni si inventa un rigore per il ChievoVerona per fallo di mano inesistente di Pisano visto che aveva il braccio attaccato al corpo: comunque, Pellissier spiazza Viviano e tre minuti dopo gli ospiti pareggiano con Uribe, complice un'incomprensione difensiva del Palermo.

La ripresa inizia subito con la rete del ChievoVerona dopo 15'', con Luciano che supera la marcatura di Bertolo e batte Viviano da due passi; quindi i gialloblu segnano il quarto gol con Pellissier lanciato in area e poco marcato. Il Palermo però non ci sta e accorcia le distanza con una splendida semirovesciata di Miccoli su assist al bacio di Donati con un lancio lungo, quindi potrebbe pareggiare subito i conti se Gervasoni assegnasse un sacrosanto rigore per fallo di mano in area su conclusione di testa ravvicinata di Hernandez (subentrato a Budan).
Con l'ingresso in campo di Balzaretti aumentano le azioni d'attacco rosanero. Da una di queste, Miccoli batte un calcio di punizione che si stampa sulla traversa, mancando così il poker. All'89, su azione d'angolo, il Palermo trova finalmente il gol del pareggio con il "solito" Silvestre, pronto sul secondo palo a spedire il pallone in rete. Termina così 4-4 l'ultima sfida casalinga del Palermo, forse l'ultima per molti beniamini che ci hanno accompagnato in queste annate.

Con questo pareggio (il decimo stagionale) il Palermo si porta a 43 punti calando dal quattordicesimo al quindicesimo posto (gol fatti 52, gol subiti 60).

TABELLINO
PALERMO-CHIEVO 4-4

Palermo (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Silvestre, Milanovic, Mantovani; Migliaccio, Donati, Bertolo (59' Balzaretti); Zahavi (65' Vazquez); Budan (58' Hernandez), Miccoli. A disp.: Brichetto, Munoz,  Bacinovic, Mehmeti. All. Mutti.
ChievoVerona (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Cesar, Acerbi, Jokic; Vacek (74' Paloschi), Rigoni, Hetemaj (46' Luciano); Cruzado; Pellissier, Uribe (63' Sardo). A disp.: Puggioni, Morero, Bradley, Sammarco. All. Di Carlo.

Arbitro: Gervasoni
Marcatori: 10' rig., 19', 74' Miccoli (P), 27' rig., 72' Pellissier (C), 30' Uribe (C), 46' Luciano (C), 89' Silvestre (P)
Ammoniti: Milanovic (P), Luciano (C), Donati (P), Migliaccio (P), Silvestre (P)

mercoledì 2 maggio 2012

Non vogliamo regali, ma almeno rispetto

Ok che il Palermo non ha più motivi reali per impegnarsi e che ha già la testa alle vacanze, ok che il Napoli era in piena lotta per il terzo posto, ma ciò non significava che ai partenopei gli si doveva regalare la partita. Che poi il Palermo l'impegno ce l'ha messo, ma l'arbitro De Marco ha preferito facilitare la strada ai padroni di casa.
Le stranezze le vedi già nelle formazioni iniziali: dov'è Silvestre? A questo punto tutto quadra e i sospetti di una cessione (ma a chi?) solo da formalizzare, per lui come per il desaparecido Balzaretti, si fanno sempre più concreti. Comunque Mutti mette in campo il Palermo formato trasferta, ovvero con il 3-5-2, con i giovani Munoz-Milanovic-Labrin in difesa, Pisano e Bertolo larghi e Ilicic a supporto di Hernandez; trasferta risparmiata anche a Miccoli e Mantovani.

La partita parte subito col botto: incrocio dei pali di Inler e doppia occasione da gol del Palermo nel capovolgimento di fronte: prima Ilicic tira centrale un assist rasoterra di un sgusciante Bertolo, quindi pochi istanti dopo De Sanctis para un colpo di testa insidioso di Hernandez su assist dalla parte opposta di Pisano. Pochi minuti dopo accade l'episodio che cambia la partita: calcio di rigore assegnato al Napoli e trasformato da Cavani, ma Milanovic - entrato in scivolata - tocca con la mano solo dopo che il pallone gli era rimbalzato sulla coscia. Il Palermo non ci sta e conduce un'ordinata partita, poi un lampo dei padroni di casa permette ad Hamsik di raddoppiare.

Tornati in campo per la ripresa, tutto il secondo tempo è in mano al Palermo e c'è una sola squadra in campo, solo che la palla non vuole entrare. I rosanero macinano gioco e sviluppano molte azioni, e inoltre ottimi sono gli impatti con la partita dei subentranti Zahavi e Aguirregaray; curiosità Mehmeti che ha giocato per la seconda volta: l'esordio avvenne un girone fa, proprio contro il Napoli al Barbera. L'incontro termina senza gol per il Palermo.

Con questa sconfitta (la sedicesima in campionato) il Palermo rimane a 42 punti restando al quattordicesimo posto (gol fatti 48, gol subiti 56).

TABELLINO
NAPOLI-PALERMO 2-0

Napoli (3-5-2): De Sanctis; Fernandez (85' Britos), Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Hamsik (81' Dossena), Zuniga; Pandev (76' Lavezzi), Cavani. A disp.: Colombo, Grava, Fideleff, Vargas. All.: Mazzarri
Palermo (3-5-2): Viviano; Munoz, Labrin, Milanovic (63' Zahavi); Pisano, Bertolo (70' Aguirregaray), Donati, Migliaccio, Barreto; Ilicic (50' Mehmeti); Hernandez. A disp.: Tzorvas, Vazquez, Bacinovic, Budan. All.: Mutti

Arbitro: De Marco
Marcatori: 15' rig. Cavani, 35' Hamsik
Ammoniti: Maggio (N), Fernandez (N), Labrin (P)

domenica 29 aprile 2012

Il derby è andato, campionato agli sgoccioli

La vittoria del derby avrebbe significato tranquillità raggiunta e possibilità di giocare le restanti partite con le riserve vista la palese stanchezza della squadra. Invece è arrivato un pari diretto da uno scarso arbitro Rocchi che lascia ancora tutto in sospeso.
Il Palermo scende in campo con un originario 4-3-1-2, con Migliaccio tornato in campo e piazzato al centro della difesa e Ilicic a supporto di Hernandez e Miccoli.

La partita è pimpante fin dai primi minuti di gioco, col Catania più volte pericoloso e che trova il gol su disattenzione difensiva. Già nella prima frazione però gli errori dell'arbitro sono evidenti: non concede punizione dal limite agli etnei, nega rigore al Palermo per trattenuta su Ilicic.

Nella ripresa cambia l'inerzia del match: stavolta è il Palermo che ha in mano il pallino del gioco, e agguanta il pareggio con un gol di Miccoli: Bertolo vince un contrasto a centrocampo e lancia immediatamente il capitano che - scattato sul limite del fuorigioco alla sinistra del campo - stoppa magistralmente il pallone in corsa e dopo alcuni passi scarica di sinistro sul primo palo battendo Carrizo per il il suo 13º gol in campionato e il 14º stagionale. Seguiranno altre azioni del Palermo che ci prova anche con tiri da fuori area. Degne di nota sono anche l'azione personale di Bertolo che dopo una serpentina scarica a botta sicura colpendo il palo esterno e la rovesciata di Hernandez che sfiora il palo su assist di Miccoli.

Con questo pareggio (il nono in campionato) il Palermo si porta a 42 punti restando al quattordicesimo posto (gol fatti 48, gol subiti 54).

TABELLINO 
PALERMO-CATANIA 1-1


Palermo (4-3-1-2): Viviano; Munoz, Silvestre, Migliaccio, Mantovani; Bertolo (87' Acquah), Donati, Barreto; Ilicic (85' Zahavi); Hernandez (80' Budan), Miccoli. A disp.: Tzorvas, Milanovic, Pisano, Vazquez. All. Mutti.
Catania (4-3-3): Carrizo; Motta, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Almiron (66' Seymour), Lodi, Izco; Gomez, Bergessio, Barrientos (75' Llama, 77' Catellani). A disp.: Terracciano, Bellusci, Ricchiuti, Lanzafame. All. Montella.

Marcatori: 25' Legrottaglie (C); 47' Miccoli (P)
Arbitro: Rocchi di Firenze
Ammoniti: Legrottaglie (C), Miccoli (P), Ilicic (P), Barrientos (C), Spolli (C)

giovedì 26 aprile 2012

La vittoria smarrita

Vittoria doveva essere, vittoria non è stata. A tre giorni dal derby - unico obiettivo rimasto in stagione - il Palermo perde malamente contro il Parma, non riuscendo così a vincere più in casa. Si è trattato del recupero della 33ª giornata, saltata per la morte di Morosini.
Mutti conferma il 3-4-1-2, e le uniche due modifiche rispetto alla scorsa partita sono state Aguirregaray al posto dello squalificato Bertolo e Budan al posto di Miccoli; capitano Mantovani.

Eppure parte bene la squadra rosanero, che al 6' è già in vantaggio: da una punizione di Donati, Mantovani fa sponda al centro dell'area dove Silvestre non impatta ma dietro di lui Hernandez realizza di testa il suo sesto gol stagionale. Nel prosieguo di partita la squadra però non riesce a gestire la partita, subendo nella ripresa due gol per merito di uno scatenato Giovinco. Nel finale entra Miccoli e a pochi minuti dalla fine coglie un palo.

Conoscendo Zamparini, una cosa pare certa: se Mutti perde il derby la sua panchina salterà anche se poi mancheranno solo tre partite e l'attuale vantaggio di 6 punti sul Lecce terzultimo appare rassicurante.
Con questa sconfitta (la quindicesima in campionato) il Palermo resta a 41 punti calando dall'undicesimo al quattordicesimo posto (gol fatti 47, gol subiti 53).

TABELLINO
PALERMO-PARMA 1-2

Palermo (3-4-1-2): Viviano; Labrin, Silvestre, Mantovani; Munoz; Donati; Della Rocca (37' Barreto), Aguirregaray (74' Miccoli); Vazquez; Hernandez, Budan (64' Ilicic). A disp.: Tzorvas, Milanovic, Acquah, Zahavi. All. Mutti.
Parma (3-5-2): Mirante; Zaccardo (18' Lucarelli), Paletta, Santacroce; Biabiany, Morrone, Valdes, Galloppa, Modesto (90' Jonathan); Okaka (74' Floccari), Giovinco. A disp.: Pavarini, Musacci, Marques, Valiani. All. Donadoni.

Arbitro: Russo
Marcatori: 6' Hernandez (Pal), 55' Okaka (Par), 70' Biabiany (Par)
Ammoniti: Galloppa (Par), Aguirregaray (Pal), Labrin (Pal), Miccoli (Pal)

domenica 22 aprile 2012

Un pari in Romagna

Si è tornati a giocare a calcio, dopo lo stop forzato della corsa settimana a seguito della morte di Piermario Morosini, giocatore del Livorno accasciatosi in campo durante la partita e morto poco dopo. Il Palermo è stato di scena a Cesena, la cui squadra è ultima in classifica e quasi aritmeticamente retrocessa. Mutti ha schierato i suoi uomini con la migliore formazione possibile: con il 3-4-1-2, al centro della difesa torna finalmente Silvestre dopo due mesi di stop, mentre Vazquez sostituisce - e più che degnamente - lo squalificato Ilicic; tandem d'attacco formato da Miccoli e Hernandez.

Spumeggiante la prima frazione di gioco, nonostante per entrambe le squadre la stagione può dirsi conclusa. Pimpante il Cenesa in avvio, alla lunga il Palermo fa le prove generali per il vantaggio arrivando più volte alla conclusione con tiri da fuori area. Quindi Munoz, dopo aver saltato con un pizzico di fortuna il marcatore, punta un secondo avversario saltandolo e portandosi sulla linea di fondo: messa la palla al centro, è abile Bertolo a tagliare al centro dell'area realizzando il suo terzo centro in campionato (il quarto stagionale).
Vazquez potrebbe dare una svolta alla partita se non colpisse la parte superiore della traversa con un violento sinistro quasi da fermo. Poi però l'inerzia della partita cambia: in due minuti, infatti, i padroni di casa ribaltano il risultato segnando prima con Santana su azione personale (facilitato dal blocco alla difesa del suo compagno Guana), poi Rennella (a cui qualcuno insegni che le braccia a calcio non si usano) segna il 2-1. Nel recupero del primo tempo il Palermo riesce a pareggiare con un colpo di testa di Silvestre (che gran rientro!) su azione d'angolo, per il suo quarto centro stagionale.

Nella seconda frazione di gara il gioco latita un po' e sono poche le occasioni da gol per entrambe le squadre. Mutti prova a vincere inserendo Budan dopo che già uno spento Hernandez era stato sostituito, Bertolo (uno dei migliori in campo) ci prova con un altro inserimento ma il match finisce 2-2.

Con questo pareggio (l'ottavo in campionato) il Palermo si porta a 41 punti calando dal decimo all'undicesimo posto (gol fatti 46, gol subiti 51).

TABELLINO
CESENA-PALERMO 2-2


Cesena (4-4-2): Antonioli; Comotto, Moras, Von Bergen, Lauro (8' Ceccarelli); Arrigoni, Guana, Colucci, Santana (74' Parolo); Rennella (67' Iaquinta), Mutu. A disp.: Ravaglia, Rodriguez, Del Nero, Malonga. All. Beretta.

Palermo (3-4-2-1): Viviano; Labrin, Silvestre, Mantovani; Munoz, Donati, Della Rocca (79' Acquah), Bertolo; Vazquez (81' Budan); Hernandez (64' Bacinovic), Miccoli. A disp.: Tzorvas, Milanovic, Pisano, Zahavi. All. Mutti.

Arbitro: Giannoccaro
Marcatori: 20' Bertolo (P), 26' Santana (C), 28' Rennella (C), 47' pt Silvestre (P)
Ammoniti: Lauro (C), Bertolo (P), Colucci (C), Mutu (C)

giovedì 12 aprile 2012

Un buon pareggio

Finalmente il Palermo è riuscito a raggiungere la tanto agognata soglia dei 40 punti, con sei partite d'anticipo. Basterà? Ovvero, la terzultima classificata a fine campionato avrà davvero fatto meno di 40 punti? Ci sono parecchi dubbi, visto che l'avversario di oggi, la Fiorentina, rischia grosso e oggi avrebbe voluto vincere agganciando il Palermo. Così invece non è stato e i rosanero si portano a casa un punto visto il risultato a reti bianche.

Nell'ormai consolidato 3-5-2, ancora chance in difesa per Labrin, affiancato da Munoz e dal capitano di giornata  Mantovani a proteggere il cuore-viola Viviano; a centrocampi rientra dalla squalifica di tre giornate Bertolo, mentre in attacco Ilicic affianca Hernandez, con Miccoli per tutti i novanta minuti in panchina per un semplice turnover.

La partita parte benissimo per i padroni di casa, spesso vicini al gol del vantaggio (colpiscono un palo) soprattutto con l'ex rosanero Amauri, ma la difesa del Palermo tiene e la prima frazione di partita termina 0-0. Sul finale, gran passaggio filtrante di Donati per Hernandez ma quest'ultimo, dopo aver stoppato il pallone, calcia alto.

Nel secondo tempo cala il ritmo, col Palermo che si accontenta del pareggio, ma accade un episodio fastidioso: Amauri segna all'80' con la mano, non esulta e viene coperto dai compagni. Bravissimo l'assistente dell'arbitro a segnalare l'accaduto e così la partita termina 0-0. Da segnalare un infortunio muscolare per Barreto ad inizio ripresa.

Con questo pareggio (il settimo in campionato) il Palermo si porta a 40 punti restando al decimo posto (gol fatti 44, gol subiti 49).

TABELLINO
FIORENTINA-PALERMO 0-0

Fiorentina (3-5-2): Boruc; Gamberini, Natali, Nastasic; De Silvestri (77' Cassani), Behrami, Montolivo, Kharja (68' Lazzari), Pasqual; Jovetic, Amauri. A disp.: Neto, Felipe, Salifu, Cerci, Ljajic. All. Rossi.

Palermo (3-5-2): Viviano; Munoz, Mantovani, Labrin; Pisano, Barreto (49' Bacinovic), Donati, Della Rocca, Bertolo; Ilicic (88' Vazquez), Hernandez (75' Budan). A disp.: Tzorvas, Kosnic, Zahavi, Miccoli. All. Mutti.

Arbitro: Doveri
Ammoniti: Bacinovic (P), Ilicic (P), Amauri (F), Jovetic (F)

domenica 8 aprile 2012

Sconfitti dalla capolista

Palermo-Juventus è stata una partita senza storia, possiamo ammetterlo. Notevolmente diverse le situazioni delle due squadre: da un lato c'erano i padroni di casa, da tempo già senza più stimoli di classifica, che sono scesi in campo incerottati viste le assenze di Silvestre, Balzaretti e Aguirregaray per infortunio e di Bertolo, Donati, Hernandez e Mantovani per squalifica; inoltre Pisano e Migliaccio non erano al massimo della forma e la difesa del 3-5-2 era composta da due classe '90 e un '91; convocati pure i Primavera Kosnic e Di Chiara, col primo in panchina assieme al desaparecido Alvarez. Dall'altro lato gli ospiti conoscevano già il risultato del Milan (sconfitto) e in caso di vittoria sarebbero andati in testa da soli: ecco spiegato il 2-0 finale.

In tutta la partita non si ricordano chiare azioni da gol per il Palermo, e che la Juventus non abbia segnato nella prima frazione di gioco sembra una casualità: moltissima la mole di gioco prodotta, ma altrettanto tanta l'attenzione difensiva della squadra rosanero. Da segnalare la frattura del naso per Milanovic, ridotta già durante la partita e in attesa di operazione lunedì. Nella ripresa invece i bianconeri passano in vantaggio con Bonucci e raddoppiano con Quaglierella, chiudendo la partita. Da segnalare il ritorno in campo di Bacinovic dopo tre mesi di stop.

Con questa sconfitta (la quattordicesima in campionato) il Palermo rimane a 39 punti calando dal nono al decimo posto (gol fatti 44, gol subiti 49).

TABELLINO
PALERMO-JUVENTUS 0-2

Palermo (3-5-2): Viviano; Munoz, Milanovic, Labrin; Pisano, Migliaccio (73' Bacinovic), Barreto, Della Rocca, Acquah (64' Budan); Ilicic (82' Vazquez), Miccoli. A disp: Tzorvas, Kosnic, Alvarez, Zahavi. All.: Mutti.
Juventus (3-5-2): Buffon; Bonucci, Barzagli, Chiellini; Caceres, Vidal (82' Pepe), Pirlo, Marchisio, Estigarribia; Quagliarella (77' Del Piero), Vucinic (67' Matri). A disp: Storari, Lichtsteiner, Giaccherini, Borriello. All.: Conte.

Arbitro: Brighi.
Marcatori: 56' Bonucci, 69' Quagliarella

domenica 1 aprile 2012

Finalmente la vittoria esterna

Ci sono volute quindici giornate ma alla fine il Palermo ce l'ha fatta: finalmente la vittoria in trasferta è arrivata. No, non è un pesce d'aprile: la squadra ha espugnato il Dall'Ara per 3-1 ottenendo in pratica la matematica salvezza e la vittoria dopo cinque turni.

Nella formazione iniziale mancano Balzaretti (infortunio dell'ultim'ora) e Miccoli (in permesso per gravi problemi di salute del suocero); Labrin viene confermato titolare e Ilicic supporta Hernandez nell'ormai collaudato 3-5-1-1 di Mutti.

Nella prima frazione di gioco le due squadre si studiano cercando poco l'affondo offensivo: entrambe le formazioni non hanno avuto quindi delle vere occasioni da rete. Fra le azioni più pericolose si ricordano un tentativo di gol olimpico da parte dei padroni di casa e un tiro a giro di sinistro da parte di Ilicic.

Il ritmo della partita si è invece alzato nella ripresa: dopo pochi secondi Hernandez viene servito in profondità da Ilicic ma non trova l'impatto col pallone; quindi, al 50', Sorensen trova la prima rete nel campionato italiano con un'azione personale, battendo Viviano con un diagonale di destro. Il Bologna ha anche la possibilità di raddoppiare, ma fortunatamente un contropiede con tiro di Di Vaio viene parato dal portiere degli ospiti.

Successivamente il Palermo pareggia con Donati (secondo gol stagionale) che ha calciato una punizione a centro area non toccata da nessuno, anche se Budan, da poco entrato in campo, rivendica la paternità della rete esultando più degli altri e dicendo a fine gara di «aver strusciato la palla». Lo stesso giocatore croato ha propiziato la rete del sorpasso rosanero: liberatosi di un avversario, il suo tiro viene respinto da Gillet verso i piedi di Donati, il quale ha servito Hernandez (quinto gol stagionale) per la rete del 2-1. Nel finale il Palermo rimane in dieci uomini per l'espulsione di Mantovani, che insieme a Hernandez e Donati salterà la sfida di sabato contro la Juventus. Gli ospiti chiudono poi la partita con la terza rete frutto di un contropiede portato avanti da Hernandez che giunto sul fondo serve Ilicic al centro dell'area: il difensore bolognese Morleo, nel tentativo di contrastare lo sloveno, manda la palla alle spalle del proprio portiere.

Con questa vittoria (l'undicesima in campionato) il Palermo si porta a 39 punti passando dal decimo al nono posto (gol fatti 44, gol subiti 47).

TABELLINO
BOLOGNA-PALERMO 1-3

Bologna (3-4-2-1): Gillet; Sorensen, Portanova, Cherubin; Pulzetti (82' Gimenez), Taider, Khrin (45' Kone), Morleo; Diamanti, Ramirez, Di Vaio (73' Acquafresca). A disp.: Agliardi, Loria, Rubin, Crespo. All. Pioli.
Palermo (3-5-1-1): Viviano; Munoz, Mantovani, Labrin; Pisano (23' Milanovic), Migliaccio (61' Budan), Donati, Barreto, Aguirregaray (46' Della Rocca);  Ilicic, Hernandez. A disp.: Tzorvas,  Acquah, Vazquez, Zahavi. All. Mutti.

Arbitro: Gervasoni
Marcatori: 50' Sorensen (B), 69' Donati (P), 76' Hernandez (P), 86' autogol Morleo (P)
Ammoniti: Barreto (P), Donati (P), Labrin (P), Hernandez (P), Sorensen (B), Taider (B)
Espulsi: Mantovani (P)

domenica 25 marzo 2012

Palermo-Udinese 1-1

Tarda ancora ad arrivare il ritorno ai tre punti per il Palermo. Dopo due sconfitte casalinghe senza gol, stavolta però almeno la squadra rosanero è riuscita a segnare a e portare a casa un punto che muove leggermente la sua classifica; l'impressione è che il campionato del palermo sia già finito a nove giornate dal termine. Da adesso in poi meglio schierare formazioni sperimentali e raggiungere a più presto i simbolici 40 punti, per archiviare l'annata pensando già agli aggiustamenti per la prossima stagione. Giusto per la cronaca, l'incontro termina 1-1 con le reti di Miccoli e Torje.

Mutti schiera lo stesso modulo della scorsa partita, un 3-5-2 con la conferma di Labrin in difesa affiancato dall'esordiente Milanovic, vista l'assenza di Munoz per squalifica e Silvestre per infortunio. In attacco Hernandez affianca Miccoli. Migliaccio raggiunge Gino Giaroli al secondo posto della slaccifica dei più presenti in Serie A con il Palermo (161 presenze), mentre Balzaretti (142ª apparizione) raggiunge Zaccardo e Barzagli.

Parte benissimo il Palermo, cosa che non succedeva da parecchie partite: uno splendido calcio di punizione di Miccoli viene abilmente respinto in angolo da Handanovic. Il modulo speculare delle due squadre fa sì che il gioco sia molto sviluppato a centrocampo, così che le due squadre - seppur giocando bene - trovano difficile finalizzare. A passare in vantaggio è il Palermo: Barreto riceve palla a centrocampo e con un tocco serve in profondità Miccoli, il quale - decentrandosi - batte il portiere avversario con un preciso sinistro sul secondo palo nonostante la marcatura ravvicinata. Nel finale di tempo, dopo un dubbio rigore non concesso ai padroni di casa per fallo di mano in area da parte di un giocatore della barriera su un altro calcio di punizione, Abdi va vicino al pari con un tiro che finisce a lato di pochissimo.

Nel secondo tempo l'Udinese entra in campo con una mentalità diversa e con l'avvicendamento decisivo di due giocatori; adesso è l'Udinese a fare la partita, provando varie volta a battere Viviano ma i tiri non sono mai pericolosi, nemmeno quelli ravvicinati. Da segnalare la mancata espulsione di Ekstrand che - già ammonito - prima commette fallo di mano, poi in un'altra azione si disinteressa della palla fermando Miccoli alzando il gomito. All'84' l'Udinese vede premiati i suoi sforzi segnando con Torje, subentrato a partita in corso. Termina così l'incontro.

Con questo pareggio (il sesto in campionato) il Palermo sale a 36 punti rimanendo al decimo posto (gol fatti 41, gol subiti 46).


TABELLINO
PALERMO-UDINESE 1-1

Palermo (3-5-2): Viviano; Labrin, Milanovic, Mantovani; Pisano, Migliaccio, Donati, Barreto (88' Della Rocca), Balzaretti (81' Aguirregaray); Miccoli, Hernandez (70' Ilicic). All. Mutti
Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Coda, Danilo, Ekstrand; Basta (46' Pereyra), Pinzi, Pazienza (66' Torje), Asamoah, Pasquale (46' Armero); Abdi; Di Natale. All. Guidolin

Marcatori: 31' Miccoli (P), 84' Torje  (U)
Ammoniti: Ekstrand (U), Migliaccio (P), Ilicic (P)
Arbitro: Damato

domenica 18 marzo 2012

Un calcio alla crisi

Dopo tre sconfitte consecutive il Palermo non poteva permettersi altri passi falsi, non contro il Lecce. Prima della partita le squadre erano a nove punti di distanza, e in caso di vittoria i cugini leccesi, pur restando terzultimi, si sarebbero avvicinati un po' troppo ai rosanero, che di contro sarebbero stati risucchiati senza motivo nella bagarre per la salvezza. Il pareggio conquistato per 1-1 può dunque lasciare soddisfatta la compagine isolana.

Nella formazione iniziale, assenti Pisano, Barreto e soprattutto capitan Miccoli (cuore Lecce) per squalifica, più Silvestre ancora per infortunio ma sulla via del recupero, Mutti ha schierato titolare Carlos Labrin all'esordio con la prima squadra; inedito il modulo, un 3-5-1-1 con Aguirregaray e Balzaretti laghi, Bertolo mezzala ed Ilicic a supporto di Hernandez, tornato fra i titolari.

La partita inizia subito in salita per il Palermo, come sempre più spesso accade ultimamente: al 6' Di Michele trasforma un calcio di rigore per atterramento di Bertolacci ad opera di Munoz. Sembra il preludio ad un'altra deludente e sfortunata prestazione dell'argentino, che invece non sia abbatte e realizza il gol del pareggio al quarto d'ora con un imperioso stacco di testa su azione d'angolo. Il Lecce, prima del gol subito, avrebbe potuto incrementare il vantaggio con altre due nitide azioni da gol che invece non finalizza. Poco dopo Oddo stande Hernandez al limite dell'area lasciando in dieci i suoi compagni; da quel calcio di punizione il Palermo si avvicina alla seconda rete con Ilicic (partito sottotono ma concludendo in crescendo), ma Benassi para. Anche Abel è pericoloso, calciando fuori in semirovesciata una sponda di Munoz. Nel finale di tempo viene ristabilita la parità numerica in quanto anche Bertolo viene espulso per un fallo di reazione.

All'inizio della seconda frazione il Palermo è pericoloso con Ilicic che intercetta un retropassaggio ma tira addosso al portiere; lo sloveno, in seguito, è autore di un'ottima giocata: liberatosi con un colpo di tacco, prova a sorprendere Benassi con un pallonetto che l'estremo difensore giallorosso respinge in corner. Nel mezzo a queste azioni, Munoz salva il risultato intervenendo provvidenzialmente su una corta ribattuta a rete da parte di Delvecchio. Nel finale il Palermo ha due occasioni con Zahavi: prima calcia potentemente ma Benassi si distende e devìa in angolo, poi, saltato l'ultimo uomo Esposito, non è lesto nella battuta a rete permettendo all'avversario di riprendere la marcatura.

Con questo pareggio (il quinto in campionato) il Palermo sale a 35 punti rimanendo al decimo posto (gol fatti 40, gol subiti 45).

TABELLINO
LECCE-PALERMO 1-1

Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Esposito (89' Corvia), Miglionico; Blasi (80' Obodo), Delvecchio, Giacomazzi , Bertolacci (22' Tomovic), Brivio; Muriel, Di Michele. A disp.: Petrachi,  Di Matteo, Giandonato, Bojinov. All. Cosmi.
Palermo (3-5-1-1): Viviano; Munoz, Mantovani, Labrin; Aguirregaray, Migliaccio, Donati, Bertolo, Balzaretti (80' Acquah); Ilicic (72' Zahavi), Hernandez (60' Budan). A disp.: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca,  Vazquez. All. Mutti.
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 6' rig. Di Michele (L), 15' Munoz (P)
Ammoniti: Munoz (P), Bertolacci (L), Giacomazzi (L), Brivio (L), Aguirregaray (P), Mantovani (P)
Espulsi: Oddo (L), Bertolo (P)

domenica 11 marzo 2012

Immeritata sconfitta

Alla seconda partita consecutiva in casa, il Palermo perde il terzo incontro di fila, ma stavolta la sconfitta è immeritata: il Barbera viene espugnato dalla Roma con il minimo punteggio di misura.

La formazione iniziale vede, fra le altre, la presenza di Acquah sul centro-sinistra e di Zahavi a supporto delle punte. Pronti-via e la Roma passa in vantaggio: Munoz rinvia male e in pochi istanti Borini si trova a tu per tu con Viviano e lo batte (è il caso che Silvestre si riprenda in fretta...). Da qui la Roma sarà pericolosa solo con Lamela (abile Viviano), mentre il Palermo prova a pareggiare ma gli unici pericoli per la porta avversaria sono dei tiri cross di Balzaretti prima e di Miccoli poi ed un sinistro di Mantovani respinto.

Nel secondo tempo subito dentro hernandez per Budan e Ilicic per Zahavi: la musica cambia decisamente, con il Palermo più pimpante e che impone il suo gioco, mentre la Roma si limita alle ripartenze in contropiede. La porta di Lobont sembra però stregata: più volte la palla vaga dentro l'area, ma nessuno è in grado di ribadirla in rete; lo stesso portiere avversario si supera poi su un gran tiro di Munoz. Allo stesso tempo l'arbitro Banti non espelle Heinze per fallo da ultimo uomo su Hernandez. La partita si chiude quindi con una sconfitta, ma il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto.

Con questa sconfitta (la tredicesima in campionato) il Palermo resta a 34 punti calando dall'ottavo al decimo posto (gol fatti 39, gol subiti 44).

TABELLINO
PALERMO-ROMA 0-1

Palermo (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Munoz, Mantovani, Balzaretti; Acquah (87' Vazquez), Donati, Barreto; Zahavi (46' Ilicic); Budan (46' Hernandez), Miccoli. In panchina: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca, Bertolo. All: Mutti.
Roma (4-3-3): Lobont; Rosi, Kjaer, Heinze, Josè Angel; Gago (87' Fabio Simplicio), De Rossi, Greco (78' Marquinho); Borini, Totti, Lamela (79' Bojan). In panchina: Curci, Ricci, Cicinho, Piscitella. All: Luis Enrique.

Arbitro: Banti di Livorno
Marcatore: 3' Borini
Ammoniti: Barreto, Pisano, Lobont, Munoz, Heinze, Miccoli

domenica 4 marzo 2012

Uragano Ibra

Dopo cinque partite in quattro anni in cui il Milan aveva sempre perso al Barbera, stavolta grazie al giocatore più forte del campionato i campioni d'Italia in carica strapazzano il Palermo vincendo per 4-0 con tripletta dello svedese.

Il Palermo affronta la partita con emergenza in difesa, dove pesano le assenza di Balzaretti per squalifica e Silvestre per infortunio. Gli uomini scelti da Mutti per la linea difensiva sono stati Pisano, Migliaccio, Munoz e Mantovani, ma invece di schierarli nella maniera in cui qui sono stati citati, il tecnico ha preferito utilizzare inspiegabilmente tutti i giocatori fuori ruolo: Munoz terzino destro, Mantovani centrale e Pisano a sinistra, con l'ormai consolidato Migliaccio al centro della difesa seppur sia un centrocampista.

I rossoneri chiudono la pratica già nel primo tempo con tre gol di Ibrahimovic: il primo nato su errore di impostazione di Mantovani, il secondo su contropiede dopo che il Palermo poteva pareggiare con azione da calcio d'angolo, e il terzo di precisione dopo che gli è stato concesso parecchio spazio e tempo per concludere a rete. Le uniche azioni pericolose del Palermo sono state un tipo centrale di Barreto dopo essersi ottimamente smarcato e un colpo di testa di Budan terminato a lato.

Nel secondo tempo il Milan amministra l'incontro e chiude definitivamente i conti con Thiago Silva, nonostante la riorganizzazione della difesa. Mentre Viviano si esalta con moltissime parate, il Palermo prova a segnare il gol della bandiera ma Barreto prima colpisce un palo e Zahavi appena entrato spara alto da posizione favorevole.

Con questa sconfitta (la dodicesima in campionato) il Palermo resta a 34 punti mantenendo l'ottava posizione (gol fatti 39, gol subiti 43).


TABELLINO
PALERMO-MILAN 0-4

Palermo (4-3-1-2): Viviano; Munoz, Migliaccio, Mantovani, Pisano; Barreto, Donati, Bertolo (50' Aguirregaray); Ilicic (84' Zahavi); Miccoli, Budan (60' Della Rocca). A disp.: Tzorvas, Milanovic, Vazquez, Mehmeti. All. Mutti

Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Bonera, Thiago Silva, Antonini (46' Mesbah); Nocerino, Ambrosini, Muntari, Emanuelson (54' El Shaarawy); Ibrahimovic, Robinho (82' Inzaghi). A disp.: Amelia, Yepes, Zambrotta, Van Bommel. All. Allegri

Arbitro: Orsato
Marcatori: 21', 31', 35' Ibrahimovic, 58' Thiago Silva

domenica 26 febbraio 2012

La non-partita di Siena

Nuova trasferta e (ovviamente) nuova sconfitta. Peraltro prevedibile: Siena che si deve salvare e Palermo, che fuori casa è nullo, senza particolari stimoli. Ma nessuno poteva immaginare una partita del genere: passivo di 4-1, con decisioni arbitrali molto discutibili.

Nella formazione iniziale manca Migliaccio, assente dell'ultimo minuto perché influenzato; per il resto, formazione confermata con Bertolo a centrocampo. Pronti via, e da un calcio d'angolo battuto da Miccoli riparte un contropiede senese che si conclude con un fallo di Balzaretti a ridosso dell'area: Miccoli era arrettrato per dare supporto al compagno, ma per l'arbitro è fallo da ultimo uomo e così il Palermo si ritrova in dieci uomini già al secondo minuto di gioco. Dopo pochi minuti di assestamento, con Bertolo provato come terzino, Mutti sostituisce Ilicic facendo entrare Aguirregaray (partita-no la sua), e dopo una doppia e decisiva parata di Viviano, subito dopo si infortunia Silvestre (fin qui l'unico a giocare sempre tutti i minuti e in odore di Nazionale azzurra) e il Palermo sciupa anche la seconda sostituzione facendo entrare Munoz. Nonostante tutto, è proprio il Palermo che si porta in vantaggio con Budan che realizza il suo sesto gol stagionale schiacciando di testa un calcio d'angolo battuto da Miccoli all'ennesimo assist stagionale. Il Siena pareggia con un calcio di rigore inventato dall'arbitro Gava (Brienza, che se lo procura, dichiara infatti che non è stato toccato) e realizzato da Terzi, quindi chiude la prima frazione di gioco in vantaggio con una rete di Bogdani.

Il secondo tempo si apre con la terza marcatura dei padroni di casa con Rossettini, che chiudono i conti con il gol su punizione di Brienza dopo un rigore non assegnato per disturbo su Bertolo. Palermo nullo o quasi nella ripresa, con la testa già al Milan. Al 65' esce Miccoli e visto che mancano anche Migliaccio e Balzaretti il capitano diventa Budan, per la prima volta da quando veste il rosanero.

Con questa sconfitta (l'undicesima in campionato) il Palermo resta a 34 punti mantenendo l'ottava posizione (gol fatti 39, gol subiti 39).

TABELLINO
SIENA-PALERMO 4-1

Siena (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso (81' Belmonte); Giorgi (61' Reginaldo), Vergassola, Gazzi, Brienza; Bogdani, Destro (75' Mannini). A disp.: Farelli, Pesoli, Parravicini, Gonzalez. All. Sannino.
Palermo (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Silvestre (11' Munoz), Mantovani, Balzaretti; Bertolo, Donati, Barreto; Ilicic (7' Aguirregaray), Budan, Miccoli (65' Vazquez). A disp: Tzorvas,  Della Rocca, Zahavi, Mehmeti. All. Mutti.

Marcatori: 12' Budan (P); 23' rig. Terzi, 34' Bogdani, 47' Rossettini, 58' Brienza
Arbitro: Gava
Ammoniti: Budan (P), Viviano (P), Miccoli (P), Donati (P), Terzi (S), Rossettini (S), Barreto (P)
Espulsi: Balzaretti (P)